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«Trenitalia non garantisce parità di trattamento ai diversamente abili»
La presidente di “Diversi ma uguali” Sisca racconta l’odissea legata alla “carta blu” che dovrebbe garantire sconti ai disabili
Pubblicato il: 02/09/2019 – 17:10
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di Gaetano Megna
CROTONE Trenitalia non garantisce lo stesso trattamento per i diversamente abili calabresi. A denunciare la circostanza è Alessia Sisca, presidente dell’associazione “Diversi ma uguali” di Crotone. “Orgogliosa” mamma di un ragazzo down, Sisca racconta di avere scoperto che Trenitalia rilascia «a disabili titolari di accompagnamento la carta blu, una tessera per usufruire di particolari sconti sui treni». Felice, non tanto per lo sconto, ma per l’attenzione che Trenitalia ha riservato ai diversamente abile, Sisca si è convinta che le cose in Italia «stanno davvero cambiando».
La sua convinzione era rafforzata da altri eventi e tra questi «il catalogo Ikea, dove una ragazzina con sindrome Down è impegnata come modella».
L’aspettativa spesso contrasta con la realtà e Sisca ha dovuto prendere atto che «il castello di carta che aveva costruito è crollato quando ho cercato di fare la carta blu». La richiesta del rilascio della card «si fa in stazione con biglietteria, con un impiegato o in un ufficio clienti, sempre in stazione».
La prassi non è complicata, basta andare in stazione a presentare la domanda «ed entro pochi giorni si riceve la conferma dell’accettazione della pratica e si può ritirare la tessera, sempre in stazione».
I disabili che abitano in città dove c’è la stazione e la biglietteria non hanno problemi, ma le realtà calabresi con stazioni e biglietteria sono ormai pochissime: cinque o al massimo sei. I tagli effettuati negli anni da Trenitalia sono stati tanti. Vittima della logica dei tagli è stata anche la stazione di Crotone che non ha più la biglietteria, che è stata sostituita da una macchinetta. La stazione più vicina alla città pitagorica, dove funziona questo servizio è Catanzaro Lido. Il familiare del disabile di Crotone, per ottenere il rilascio della card di Trenitalia, deve quindi «recarsi alla biglietteria di Catanzaro Lido due volte: una per presentare i documenti e l’altra per ritirare la carta». «A nulla servono i propositi per snellire e semplificare le procedure – aggiunge ancora Sisca – per Trenitalia siamo ancora all’epoca del documento cartaceo; e soprattutto si costringe un disabile ed il suo accompagnatore a fare sacrifici”. Gli ostacoli non vengono eliminati e l’amara conclusione a cui giunge Sisca è quella di “partire con il trattore». (redazione@corrierecal.it)
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