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Pugliese-Ciaccio, i precari minacciano di dare fuoco agli uffici. Mantella si dimette
I lavoratori licenziati, sostenuti dal sindacato Usb, hanno occupato le stanze della direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera e hanno cosparso di benzina la porta dell’ufficio. Chiedono garanzie…
Pubblicato il: 30/10/2019 – 11:52
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CATANZARO Una decina di precari della sanità licenziati, che prestavano servizio nell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, hanno occupato pacificamente gli uffici della direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera catanzarese.
I lavoratori, sostenuti dal sindacato Usb e da altre maestranze che stanno manifestando nell’area antistante l’edificio, hanno spiegato che oltre all’occupazione avvieranno uno sciopero della fame e della sete ad oltranza.
Inoltre i precari che si sono barricati all’interno della stanza avrebbero cosparso di benzina la porta dell’ufficio minacciando di dare fuoco. I lavoratori – che hanno visto interrotto il loro rapporto di lavoro che avrebbe dovuto concludersi il 31 dicembre 2019 – chiedono che venga attuata la proroga prevista e sancita anche da una legge apposita approvata in una recente seduta del Consiglio regionale della Calabria. La situazione venutasi a creare con il licenziamento di duecento precari tra medici, infermieri e operatori socio sanitari sta creando una serie di ripercussioni negative sul mantenimento dell’offerta di servizi sanitari ai pazienti dell’ospedale del capoluogo.
Sul posto sono sopraggiunti il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il commissario alla Sanità Saverio Cotticelli. Quest’ultimo, al suo arrivo, ha chiesto le dimissioni del direttore generale facente funzioni dell’ospedale, Antonio Mantella, che verbalmente ha rassegnato le dimissioni.
Sul luogo sono presenti diverse unità delle forze dell’ordine e una squadra dei vigili del fuoco del capoluogo.
I lavoratori, sostenuti dal sindacato Usb e da altre maestranze che stanno manifestando nell’area antistante l’edificio, hanno spiegato che oltre all’occupazione avvieranno uno sciopero della fame e della sete ad oltranza.
Inoltre i precari che si sono barricati all’interno della stanza avrebbero cosparso di benzina la porta dell’ufficio minacciando di dare fuoco. I lavoratori – che hanno visto interrotto il loro rapporto di lavoro che avrebbe dovuto concludersi il 31 dicembre 2019 – chiedono che venga attuata la proroga prevista e sancita anche da una legge apposita approvata in una recente seduta del Consiglio regionale della Calabria. La situazione venutasi a creare con il licenziamento di duecento precari tra medici, infermieri e operatori socio sanitari sta creando una serie di ripercussioni negative sul mantenimento dell’offerta di servizi sanitari ai pazienti dell’ospedale del capoluogo.
Sul posto sono sopraggiunti il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il commissario alla Sanità Saverio Cotticelli. Quest’ultimo, al suo arrivo, ha chiesto le dimissioni del direttore generale facente funzioni dell’ospedale, Antonio Mantella, che verbalmente ha rassegnato le dimissioni.
Sul luogo sono presenti diverse unità delle forze dell’ordine e una squadra dei vigili del fuoco del capoluogo. Argomenti
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