CATANZARO La protesta di un gruppo di attivisti calabresi del Movimento 5 Stelle si è spinta fino a Milano, dove ha sede la Casaleggio Associati, per chiedere di scegliere su Rousseau il candidato M5S alla presidenza della Regione Calabria. Ieri il Movimento ha ufficializzato la candidatura del professore universitario Francesco Aiello, ma una fetta della base grillina non si rassegna e invoca un nuovo voto per selezionare il profilo migliore da presentare alle regionali del 26 gennaio. Tanto più che, ad appena un giorno dall’investitura, Aiello è già stato al centro di una polemica, per via di un presunto abuso edilizio. «Perché in Calabria gli attivisti non possono votare su Rousseau, come in Lombardia, per scegliere il loro candidato presidente alla Regione?», chiedono i militanti calabresi in una missiva imbucata nella cassetta delle lettere della Casaleggio Associati a Milano due giorni fa (la foto è stata pubblicata sui social). La lettera, rivolta all’Associazione Rousseau, si intitola “Tutti insieme per la democrazia” e è firmata dalla “Voce degli attivisti M5S”.
«L’autore della lettera? Siamo noi attivisti calabresi, che abbiamo firmato diversi comunicati stampa e lettere aperte a Beppe Grillo e a Di Maio. I promotori della stessa sono gli attivisti calabresi che fanno parte di chat organizzative, supportati da alcuni attivisti lombardi (di origine meridionale) che hanno capito la disparità di trattamento tra le regole M5S regionali della Lombardia e quelle della Calabria», racconta all’Adnkronos Gabry Sangineto, uno degli attivisti calabresi. In una precedente missiva, postata sempre su Facebook, gli stessi attivisti hanno chiesto la convocazione di una assemblea regionale con tutti i parlamentari del territorio e gli organizzatori della campagna elettorale, con l’obiettivo di approvare il programma del M5S alle regionali ed esaminare i profili dei possibili candidati alla carica di governatore, da «sottoporre alla votazione degli iscritti».
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