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«Il candidato? Sono io…». Iniziano con una battuta le Regionali di Salvini – VIDEO E FOTO

Il leader della Lega a Catanzaro per inaugurare la nuova sede regionale del partito. «Qui per il cambiamento. La nostra lista sarà composta per metà di autentiche novità. Il nome non mi toglie il s…

Pubblicato il: 12/12/2019 – 11:29
«Il candidato? Sono io…». Iniziano con una battuta le Regionali di Salvini – VIDEO E FOTO

CATANZARO «Siamo qui per il cambiamento». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, inaugurando la nuova sede regionale calabra della Lega, in una moderna palazzina di Catanzaro. Ad accogliere il leader della Lega, oltre centro militanti, insieme ai “big” leghisti come il coordinatore regionale Cristian Invernizzi, che ha aperto la conferenza stampa di Salvini. A una domanda su quale sarà il candidato del centrodestra alle Regionali, l’ex ministro ha risposto con una battuta: «Sono io…». Poi ha “approfondito”: «Chiunque sarà il candidato vinciamo e porteremo il centrodestra alla guida della Calabria. Il nome arriverà a breve, non mi toglie il sonno, voglio che esprima il cambiamento, se è uomo, donna, di Catanzaro o Cosenza poco ci importa, la nostra lista sarà per metà composta di autentiche novità». «Potete chiedere il nome del candidato fino allo sfinimento, non lo farò – ha detto ancora –. Le priorità sono altre: infrastrutture, sanità, immigrazione per evitare la fuga calabresi». Nessun «giudizio personale su Mario Occhiuto», il cui nome era stato proposto da Forza Italia per poi incontrare il veto della Lega, «noi porteremo nuova energia, aspettiamo che gli alleati facciano un nome. E sono orgoglioso per il fatto che la Lega per la prima volta sarà nel consiglio regionale della Calabria». «Per il candidato in Calabria utilizzeremo il telefono. O le riunioni le facciamo in aereo, ma poi mi indagano, oppure a telefono che è più facile», ha proseguito Salvini. |
«LISTE PULITE, LA LEGA NON E’ UN TRENO» «Noi non vediamo l’ora di cominciare», ha poi aggiunto Salvini, per il quale «la squadra della Lega è sostanzialmente pronta, per la metà è composta da gente che non ha mai fatto politica, e questo è motivo di orgoglio, con imprenditori, professionisti, rappresentanti dell’agricoltura, del commercio, della sanità. L’altra parte di lista porta esperienza amministratori locali, persone che hanno già amministrato, vediamo di equilibrare l’esperienza all’entusiasmo di chi non è mani entrato in un palazzo della politica ma ha dimostra di saper fare qualcosa nella vita. Vogliamo metterci in mezzo ai due eccessi, che secondo noi sono entrambi sbagliati: quello dei 5 Stelle che ritiene che chiunque è un potenziale delinquente e altri che invece da 50 anni ripropongono sempre le stesse persone. Noi – ha rimarcato ancora il leader leghista – vediamo di riproporre un mix di esperienza e di novità. Voglio dire che in Calabria, come altrove, siamo l’unico partito che dice no, molti si avvicinano alla Lega al 30%, ad alcuni diciamo sì, a tanti diciamo no. Non è che la Lega sia un treno. Stiamo raccogliendo tante disponibilità e questo mi fa grande piacere, se si vince c’è il mondo da coinvolgere, invito la società civile, nella quale comprendo anche i consiglieri comunali, a farsi avanti da noi lo spazio c’è ma devono essere persone ovviamente al di sopra di ogni sospetto».

Salvini posa accanto al presepe nella sede regionale della Lega

GLI “OCCHI” SU AGRICOLTURA E SANITA’ Salvini ha quindi illustrato le priorità da affrontare in Calabria. «Diritto alla salute e diritto al lavoro, ovviamente. E stiamo puntando tanto sulle infrastrutture. Mi sono fatto fare un dossier, aggiornato a ieri, da Anas, perché fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, e mi sono fatto mettere tutto per iscritto, perché un conto è leggere sulla carta che ci sono 1,341 di euro di interventi stradali pronti a essere attivati ma la storia della Calabria ci insegna che ci sono ritardi di 30 anni. Ma sono ottimista. Abbiamo presentato – ha ricordato il leader della Lega – pochi emendamenti ma di sostanza, penso a esempio ai 400 milioni per la Statale 106, la strada della morte che è indegna di un paese civile. Sicuramente gli investimenti sulla 106 saranno ben spesi. Saremo cani da guardia sull’A2, sulla statale 682, sulla statale 182, sul sistema portuale e aeroportuale, sul porto di Gioia Tauro che deve tornare a essere un’opportunità. Sui fondi europei – ha poi aggiunto – contestiamo molto le scelte dell’Europa ci sono anche responsabilità anche a livello locale perché se sei indietro del 90% non è colpa della sfortuna, di Roma, di Bruxelles o di Salvini, ma è evidentemente colpa di politici calabresi, in questi anni di sinistra, che rischiamo di restituire all’Ue alcuni miliardi, non milioni non spesi. Il tema dell’agricoltura sarà fondamentale, e qui la presenza della Lega sarà garanzia: dove governiamo abbiamo sempre chiesto di occuparci in primis di agricoltura e di sanità. Sulla sanità, ogni giorno raccogliamo decine di segnalazioni: ci saranno 5 anni di intenso lavoro, per garantire il diritto alla vita che è spesso negato. Senza promettere miracoli, però nei prossimi 5 anni inizieremo a riaprire quelli che altri, a sinistra, hanno incredibilmente chiuso». Infine, Salvini ha annunciato che «l’immigrazione su cui vorremmo lavorare è quella italiana, noi stiamo lavorando a un progetto che privilegerà soprattutto i calabresi che vogliono tornare in questa terra. Prima vengono i calabresi e gli italiani, poi viene il resto del mondo. Sono stufo della sinistra che la pensa in maniera diversa. Il progetto della Lega è: la Calabria si spopola, facciamo tornare i calabresi».
IL SARCASMO PER IL M5S «Pensate al voto dei 5 Stelle in Calabria. Intanto hanno votato in meno di duemila, e invece da noi nei gazebo ne sono venuti dieci volte tanto e poi il 53% di questi duemila dice che vogliono Aiello, il 47% dice che non vogliono Aiello». Una battuta l’ex ministro leghista la riserva alle Regionarie dei pentastellati. «È una roba surreale – afferma -. Ribadisco che le porte della Lega sono aperte a tutti gli eletti e gli elettori 5 Stelle che mantengono coerenza, onore e dignità».
«CALLIPO? MEGLIO SARDANELLI» Salvini ha liquidato anche le scelte del Pd con una battuta: «Mi hanno portato il tonno Sardanelli, in termini di tonno ho altre preferenze, Spero che nessuno si offenda, ma preferisco il tonno artigianale a quello industriale».
Pausa pranzo con selfie per il leader della Lega in un ristorante a Pizzo

L’ATTACCO AL PD Nel mirino del leader del Carroccio ovviamente il Pd. «Se a qualcuno va bene la Calabria com’è governata oggi, può continuare a votare la sinistra. La Lega è l’unico movimento che non è mai stato presente in Consiglio regionale della Calabria e non ha mai governato la Calabria, e quindi i tanti problemi della Calabria possono essere imputati a tutti tranne che a noi. E dove governiamo, non solo in Lombardia e Veneto ma anche in Sardegna, Abruzzo, Molise, Basilicata, la gente – ha sostenuto Salvini – è contenta del cambiamento. La sinistra e il Pd parlano di cambiamento? Fa ridere. Sono stati costretti a recuperare un candidato sconfitto ‘altra volta per far finta di essere nuovi, però… Ci hanno provato anche in Umbria. Dove c’è il Pd la gente scappa, e sono convinto che anche in Calabria li manderà a casa».
UNA “STOCCATA” ALLE “SARDINE” A differenza della sua ultima tappa nel capoluogo calabrese, a maggio, per le Europee, caratterizzata da una forte contestazione anche con striscioni appesi ai balconi, Salvini è stato accolto soltanto dai suoi sostenitori, oltre un centinaio, convenuti nella nuova sede regionale della Lega, ma il leader del Carroccio ha rivolto un pensiero anche alle “Sardine”, dicendo di non temere le manifestazioni di piazza perché «noi viviamo nelle piazze, siamo nei mercati, fabbriche, ospedali. Poi, più gente c’è a manifestare meglio è, basta che siano pacifici e non siano intolleranti. Ecco, l’unico dubbio che ho quando manifestano altri: contro. Gli altri di solito sono contro. Contro la Lega, contro Salvini, contro la violenza, contro il fascismo. Ma – ha proseguito Salvini – non torna il fascismo, non torna la violenza, per fortuna, non c’è odio. Noi siamo in Calabria per parlare di ospedali, non di filosofia. Noi ci siamo tranquillamente, a testa alta. Anzi, sono preoccupato perché oggi non c’era neanche un contestatore a Catanzaro, questo mi deprime. Se non ce ne è almeno uno di un centro sociale, sono deluso, andate a cercarlo. Anzi, mi dicono che uno c’era: bene, allora – ha rimarcato Salvini – abbiamo garantito la democrazia».
Il selfie con il ristoratore Eduardo Artusa

«VOLI DI STATO NON PER ANDARE IN VACANZA» Un passaggio Salvini lo ha dedicato anche all’inchiesta, che lo vede coinvolto, sul presunto utilizzo improprio dei voli di Stato: «Leggo che sono inquisito. Ma tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato, da ministro del’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri».
LO START ALLA NUOVA SEDE REGIONALE E IL PARTERRE «Abbiamo l’ambizione di essere il primo partito del centrodestra in tutt’Italia e anche in Calabria, e porteremo energie sane», ha poi detto il leader della Lega, Matteo Salvini, aprendo di fatto la campagna elettorale con lo start alla nuova sede regionale, celebrato con una targa che riporta una citazione di Corrado Alvaro, “Nessuna libertà esiste quando non esiste una libertà interiore dell’individuo”. Al suo fianco, al tavolo della conferenza stampa, come detto Invernizzi, e in platea, in ordine piuttosto sparso, spuntano i “big” della Lega calabrese, che “sotto sotto” stanno parecchio “guerreggiando” tra di loro: si intravedono il deputato Domenico Furgiuele e, vicino a lui, Cataldo Calabretta, e poi Vincenzo Sofo, affiancato spesso a Pietro Molinaro, già presidente di Coldiretti, al quale in tanti pensano quando Salvini insiste molto sull’agricoltura come settore “caro” alla Lega. (ant. cant.)
 
 
 

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