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La smentita di Sculco: «Mai dato disponibilità a votare Annibale Parise»

Il “reuccio” conferma di aver incontrato Iacucci, ma smentisce le voci circa un accordo sul nome del candidato di centrosinistra alla provincia: «Le delegazioni di Pd e Dp dovrebbero presentare due…

Pubblicato il: 11/02/2020 – 20:16
La smentita di Sculco: «Mai dato disponibilità a votare Annibale Parise»

di Gaetano Megna
CROTONE «Smentisco categoricamente di avere dato la disponibilità a Franco Iacucci, commissario provinciale del Pd, di votare per Annibale Parise». A dirlo è Enzo Sculco, che è intervenuto per dare la sua versione dei fatti. La notizia su quello che si sono detti Iacucci e Sculco, in un incontro tenutosi ieri pomeriggio, è stata diffusa questa mattina da un dirigente di primo piano dell’area del Pd che avrebbe voluto l’accordo con Sculco per eleggere il presidente della Provincia. Questo dirigente, in contrasto con un altro rappresentante dell’area Pd che l’accordo con Sculco non lo voleva, ha accusato l’attuale management del suo partito di avere rifiutato un accordo condiviso. C’è stato uno scontro verbale tra i due, proprio davanti il palazzo della Provincia mentre si presentavano le liste, e l’esponente dell’area Pd minoritaria, con il chiaro proposito di difendere il “reuccio” di via Firenze, ha detto: «Sculco ha incontrato Iacucci e gli ha proposto di diffondere un comunicato congiunto sulla candidatura a presidente del sindaco di Mesoraca e ci sarebbe stato un candidato unitario. Nemmeno questo è stato accettato». Secondo questa versione, quindi, il “reuccio” era disponibile a fare qualunque sforzo per porre fine allo scontro. Ma Sculco smentisce questa versione «categoricamente». Secondo il “reuccio” i fatti sono andati in maniera diversa. L’incontro tra i due c’è stato. «Ho proposto a Iacucci – ha detto Sculco – di azzerare ogni ragionamento e convocare un incontro tra la delegazione del Pd e quella dei Democratici e progressisti». All’incontro «le due delegazioni si sarebbero dovute presentare con quattro proposte di candidati a presidente, due per ogni componente». Il confronto, quindi, si sarebbe dovuto avviare sui quattro nomi e alla fine ne sarebbe uscito uno solo «condiviso e unitario». Il “reuccio” chiarisce che «i due nomi che i Democratici e progressisti avrebbero sottoposto alla valutazione della delegazione del Pd erano quelli del sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittemberga, e quello del sindaco di Melissa, Raffaele Falbo». Due sindaci eletti con aggregazioni politiche che hanno al loro interno espressioni del movimento di Sculco. Sempre secondo il racconto del “reuccio” “l’incontro con Iacucci si era chiuso con il proposito di risentirsi, ma il commissario del Pd non ha più richiamato e si è, poi, appreso che la decisione di candidare Parise era stata presa”. Stamattina sono state formalizzate le candidature e il centrosinistra si presenta ai nastri di partenza diviso e con due candidati in lotta tra di loro.

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