CATANZARO Hanno dato esito negativo i test realizzati dai medici dell’ospedale Pugliese-Ciaccio sulla paziente atterrata nella serata di venerdì all’aeroporto di Lamezia e trasferita a Catanzaro dopo l’attivazione del protocollo in atto per fronteggiare la diffusione del coronavirus. La donna, proveniente da Venezia (tramite uno scalo a Roma Fiumicino) si era presentata ai controlli spontaneamente: aveva la febbre a 37,5 e ha detto di aver incontrato, in un convegno, una paziente che aveva avuto contatti con una persona contagiata. Di conseguenza è stata trasferita nel nosocomio catanzarese, centro di riferimento in regione per l’emergenza. Qui, dopo essere arrivata direttamente nel reparto di Malattie infettive (senza passare dal Pronto soccorso) è stata ricoverata per essere sottoposta ai test. La donna, una 26 enne di Patti domiciliata a Catanzaro, è asintomatica e, dopo qualche ora, la sua temperatura è scesa a 36,9. Nella tarda mattinata di sabato l’esito dei controlli: negativi. Dalla Presidenza della Regione erano arrivate rassicurazioni sul caso: «La situazione è sotto controllo», era scritto in una nota.
E solo per precauzione, la donna sarà trattenuta in osservazione per alcuni giorni, al termine dei quali il test sarà ripetuto.
CONTROLLATI 10MILA PASSEGGERI La presidente della giunta regionale Jole Santelli ha diffuso una nota sul caso. «Apprendiamo dai responsabili dei reparti di Infettivologia e Microbiologia dell’Ospedale “Pugliese” di Catanzaro che i test effettuati sulla paziente ricoverata per sospetto caso di Coronavirus risultano negativi. La paziente sarà comunque trattenuta fino a lunedì quando, a solo scopo precauzionale, sarà effettuato nuovamente il test», è quanto si legge.
In Regione Calabria è operativa una task force dedicata alla gestione dell’emergenza Coronavirus ed è formata dal Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie della Regione e dalla Protezione Civile regionale. Il gruppo di lavoro è in stretto contatto con l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, l’USMAF (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera), la Protezione Civile nazionale e la Croce Rossa e ha già gestito i casi sospetti verificatisi a Vibo e Taurianova. La task force regionale ha individuato l’ospedale “Pugliese” come centro di riferimento per il territorio calabrese e i relativi laboratori di riferimento e offre supporto nelle operazioni di controlli in aeroporto dove Sacal ha installato una termocamera.
Al 20 febbraio in Calabria sono stati controllati 10.000 passeggeri di voli in arrivo presso gli scali regionali (7.850 a Lamezia e 2150 a Reggio Calabria) con l’ausilio di 141 volontari.
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