LAMEZIA TERME «Malgrado il dilagare della crisi sanitaria da Covid-19, la Sorical sta proseguendo nella propria attività gestionale, garantendo – grazie alla diligenza ed allo spirito di servizio dei propri dipendenti – non solo la continuativa erogazione del servizio ma anche la pronta esecuzione di tutte quelle manutenzione ordinarie o interventi straordinari di riparazione che le contingenze del caso, non preventivabili, possono ingenerare». Lo scrive in una nota il Commissario Liquidatore della Sorical, Baldassare Quartararo, in risposta ad una lettera del sindaco di Lamezia Paolo Mascaro con la quale chiedeva un intervento risolutivo dell’acquedotto Sambuco a seguito di rotture della condotta dovute all’alta pressione di esercizio.
«Sorical, non appena i sistemi di telerilevamento aziendali hanno dato evidenza del guasto – è scritto nella nota – è intervenuta a mezzo delle proprie squadre operative e tutti i guasti segnalati sono stati risolti ed il servizio è stato ripristinato».
Il tutto, malgrado Sorical abbia dovuto implementare «forme di turnazione della propria forza lavoro, onde evitare che tutti gli operai fossero contemporaneamente esposti al rischio di contagio da Covid-19, e quindi al fine di scongiurare una paralisi complessiva del servizio ove ad essere contagiati fossero stati tutti i propri operai».
Sorical fa presente al sindaco che «sarebbe chiaramente molto più proficuo procedere ad una sostituzione della condotta interessata, al fine di ridurre sia gli interventi di riparazione a carico di Sorical e sia i disservizi per l’utenza. Tuttavia la sostituzione integrale di tale condotta richiederebbe un ingente esborso finanziario (in termini di investimento straordinario) che, allo stato, la scrivente Società non può sostenere».
Ed infatti, la cronica morosità dei Comuni utenti di Sorical, fa sì che la società «non abbia risorse finanziarie a sufficienza da poter destinare ad un complessivo ammodernamento delle infrastrutture acquedottistiche» e, come è infatti noto, «in mancanza di stanziamenti pubblici ad hoc, il pagamento dei corrispettivi idrici dovuto dai Comuni/Utenti è l’unica fonte di entrata di cui la Sorical dispone per coprire non solo la gestione ordinaria del servizio, ma anche per realizzare quegli investimenti strategici sul patrimonio acquedottistico regionale. Pertanto se i Comuni (o il loro gestori!) non pagano a Sorical quanto questa Società ha il diritto di incassare, da un lato Sorical medesima non può avviare investimenti o sostituzioni di infrastrutture e dall’altro proprio i Comuni si rendono conseguentemente responsabili dei disservizi patiti dalla propria cittadinanza».
E proprio relativamente a Lamezia, il commissario della Sorical fa presente che «la Lamezia Multiservizi aveva accumulato un debito verso Sorical pari a oltre 11 milioni di euro, importo quest’ultimo che è divenuto poi una perdita secca nei bilanci di Sorical stante il dissesto finanziario della Multiservizi e la misura concordataria a cui essa è stata sottoposta. Tale circostanza, quindi, rende ancor più incomprensibili ed inaccettabili gli attacchi rivolti nella Nota contro la scrivente: da una parte, infatti, la società di cui codesto Ente è socio unico ha causato a Sorical l’ingente perdita economica innanzi descritta, per non aver pagato quanto doveva, e dall’altro codesto Comune si lamenta del fatto che Sorical non esegua – in carenza di risorse – sostituzioni di condotte».
Se l’intento è dunque quello di ottenere un servizio idrico all’ingrosso quanto più efficiente è possibile, Sorical invita il Comune «a vigilare sulla propria società (la Lamezia Multiservizi) affinché – essendo il concordato in continuità aziendale – mantenga per il futuro un comportamento virtuoso e corretto; nonché a supportare finanziariamente la propria Multiutility affinché disponga delle risorse necessarie per onorare i propri debiti».
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