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Corbelli contro la decisione di "chiudere" Torano Castello
Il leader dei “diritti civili” residente a Torano Castello spiega: «Mi sento come un prigioniero di guerra, ingiustamente chiuso, insieme a tutta la nostra comunità, fino a due giorni fa, c’erano zer…
Pubblicato il: 15/04/2020 – 15:32
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TORANO CASTELLO Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene dopo l’ordinanza della Presidente della Regione, Jole Santelli, che ha dichiarato zona rossa il territorio del comune di Torano Castello(luogo nativo e di residenza dello stesso Corbelli), dopo i casi di positività registrati nella Rsa “Villa Torano”. Corbelli contesta questa decisione della Regione(che chiede venga revocata), auspica che «si faccia assoluta chiarezza su quanto è accaduto (con i tamponi che devono essere ripetuti)» e lo fa con parole ferme e toccanti. «Mi sento come un prigioniero di guerra, ingiustamente chiuso, insieme a tutta la nostra comunità, nella zona rossa, lotto per il mio paese e per la nostra gente, combattendo contro un nemico invisibile che nel nostro comune, sino a due giorni fa immune dal contagio, con zero casi positivi, non c’è, perché “Villa Torano” è, per la sua particolarità (vi fanno riferimento, tra personale e pazienti, decine di comuni limitrofi e anche lontani) e ubicazionev(allo Scalo, di fronte lo svincolo autostradale, a diversi chilometri di distanza da Sartano e Torano centro), una realtà tutta a sé, che solo assai marginalmente riguarda il territorio comunale, afferma Corbelli. Per questo, al di là del numero dei contagiati, è stato un errore, una inutile forzatura, come ho detto ieri sera alla Presidente Santelli, che stimo, chiedendole di rivedere e revocare questo ingiusto provvedimento che provoca solo nuovi disagi senza benefici concreti. Bastano e sono più che sufficienti le già esistenti restrizioni e divieti previsti in tutti i comuni. Spero che la Governatrice, dopo aver fatto chiarezza sulla incredibile e grave vicenda dei tamponi ripetuti, assai presto, già mi auguro nelle prossime ore, liberi il nostro comune, ponendo fine alla prigionia della nostra comunità, che non ha bisogno di queste misure eccessive per difendersi, sa farlo rispettando gli obblighi previsti in tutto il paese come ha dimostrato sino a due giorni fa. Non può un’intera comunità pagare le colpe, i mancati tamponi effettuati per un mese intero . Per questo, dopo aver combattuto una vita intera, mille battaglie civili in Calabria, in Italia e nel mondo, lotto oggi per la mia gente, mentre sono rinchiuso nel mio piccolo paese. Non siamo il nuovo focolaio della Calabria. Ma un comune immune dal contagio. Villa Torano non rappresenta il comune di Torano Castello e la sua comunità. Ma è solo una delle tante Rsa calabresi colpite da questo maledetto coronavirus, che sono certo assai presto tutti insieme sconfiggeremo»
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