Regione, il bilancio prima di tutto: si va in aula “saltando” le commissioni

CATANZARO Niente commissioni, perché non ci sono né i tempi né l’accordo politico per completarle a stretto giro di posta, bensì un confronto in Conferenza dei capigruppo e poi, dritto dritto, in aula per l’approvazione finale. La presidente Santelli e la maggioranza hanno di fatto già imboccato la strada per l’ok al bilancio di previsione in Consiglio regionale “saltando” un po’ di liturgiche tappe intermedie.
La “dead line” di fine aprile, l’emergenza Coronavirus che ormai impone le priorità anche dell’agenda politica e poi anche l’assenza di una complessiva intesa sulle presidenze di commissione hanno indotto la governatrice e il centrodestra a dare una corsia preferenziale al documento contabile, anche a costo di “strappare” da cinquantennali consuetudini. Per questo, domani – secondo quanto si apprende da fonti della Cittadella – su input della Santelli il bilancio di previsione della Regione, approvato prima di Pasqua dalla giunta, sarà sul tavolo della conferenza dei capigruppo convocata per programmare i lavori della prossima assemblea, che dovrebbe essere convocata tra il 23 e il 24 aprile con l’unico ordine del giorno del documento contabile, del Collegato e della Legge di stabilità regionale.
È, chiaramente, una manovra “di guerra”, condizionata sia dalla necessità di sanare le criticità riscontrate nel 2019 dalla Corte dei Conti, soprattutto con riferimento alla partita debiti-crediti Regione-Comuni per rifiuti e acqua sia, soprattutto, dalla necessità di rastrellare quante più risorse possibili, soprattutto dei fondi comunitari non spesi, da destinare a interventi anti Covid-19. Su tutti questi aspetti, dunque, domani maggioranza dio centrosinistra e minoranza di centrosinistra si confronteranno, soprattutto con l’assessore al Bilancio Franco Talarico, in modo da non presentarsi all’appuntamento completamente al buio in aula, tappa finale di un percorso che non prevede il passaggio canonico nelle varie commissioni “deputate” (a partire dallo seconda), anche per la (semplice) ragione che le commissioni ancora non ci sono e per un altro po’ ancora non ci saranno. È, quindi, “full immersion” bilancio, da approvare anche per piantarla con il “triste” esercizio provvisorio, “appendice” della passata legislatura a guida centrosinistra, un’”appendice” che davvero stona questa fase delicata della vita della Calabria. Prima il bilancio, quindi, e solo dopo si ragionerà seriamente, nel centrodestra, su come chiudere le caselle mancati di una trattativa, quella per la definizione delle commissioni consiliari, che resta piuttosto tesa. Anche perché la questione è legata a filo doppio con quella della designazione dei capigruppo, e nel centrodestra ancora qualche gruppo manca all’appello, e cioè Forza Italia, che comunque dovrebbe indicare Giovanni Arruzzolo (e Domenico Giannetta dovrebbe avere una presidenza di commissione), la lista Santelli Presidente (con Vito Pitaro dato comunque “in pole”) e la Casa delle libertà, finora il gruppo più “scontroso” nell’ambito della coalizione di governo, anche se Baldo Esposito nelle ultime ore viene indicato come il probabile presidente della terza commissione Sanità del Consiglio regionale. Ma prima il bilancio. Poi, si vedrà. (a. cant.)