REGGIO CALABRIA La Regione “stacca” un altro assegno per un ex inquilino di Palazzo Campanella: anche Enzo Ciconte, già consigliere regionale e vicepresidente dell’Assemblea (oltre che della Giunta) si “intruppa” nel sempre più folto ”esercito” dei beneficiari del vitalizio – in pratica la pensione – che ai sensi della legge regionale 3 del 1996 spetta agli ex consiglieri regionali. È quanto emerge da una determina del Settore Risorse umane del Consiglio regionale pubblicato sull’ultimo Bur della Regione Calabria.
Per come emerge dalla determina, che speifica come Ciconte «ha versato i contributi» richiesti dalla normativa, Ciconte ha diritto al vitalizio per il periodo in cui è stato consigliere regionale nella nona legislatura, dal 28 marzo 2010 al 22 novembre 2014, «per un periodo pari ad anni 4, mesi 7, giorni 25, arrotondati a 5 anni ai sensi del comma 3 dell’articolo 14 della legge regionale 3/1996», si legge nel provvedimento, che quindi quantifica in 3.161,30 euro l’assegno da versare mensilmente a Ciconte, con decorrenza 1 aprile 2020.
Nella determina non si fa riferimento al mandato di consigliere regionale che Ciconte ha svolto anche nella decima legislatura, quella precedente a questa in corso. Prima di Ciconte, che nei giorni scorsi è rientrato di nuovo in servizio all’ospedale di Catanzaro ed è consigliere comunale nel capoluogo, gli ultimi a richiedere e ottenere il vitalizio sono stati, in ordine di tempo, Alessandro Nicolò ed Ennio Morrone: prevedibile che altri se ne aggiungeranno, dopo Ciconte.
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