CATANZARO «Come allora fecero i nostri nonni, l’unità e la collaborazione, la sinergia fra cittadini, sono l’unica strada per uscire da questa dura e grave crisi». Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. «Il 25 aprile – esordisce Abramo – è sempre un giorno di festa. In occasione del 75esimo anniversario della Liberazione ho depositato, insieme al presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti, in piazza Matteotti. Anche se, purtroppo, quest’anno non abbiamo potuto celebrarla come sempre, la Liberazione dal nazifascismo è l’atto fondativo della nostra Repubblica. Senza il 25 aprile non ci sarebbero stati il Referendum, l’Assemblea costituente, la Costituzione e l’Italia come la conosciamo adesso». Secondo Abramo, «quest’anno una tragica casualità ha voluto che questa giornata coincidesse con uno sforzo condiviso contro un nemico chiaro a tutti: il coronavirus. E credo che, come allora fecero i nostri nonni, l’unità e la collaborazione, la sinergia fra cittadini, sia l’unica strada per uscire da questa dura e grave crisi che ha colpito le singole persone, le famiglie, le imprese, l’economia, tutti i tessuti produttivi e sociali del Paese. Il 25 aprile è tuttavia un giorno di speranza. Lo era nel 1945, lo è stato negli anni a venire. Lo è a maggior ragione anche adesso. E sono sicuro – conclude il sindaco di Catanzaro – che, oggi come allora, passata questa crisi, l’Italia ne uscirà ancora più forte e unita, ripartendo di slancio. Buona Liberazione a tutti».
x
x