REGGIO CALABRIA «Avremo più di 5mila tonnellate di rifiuti sparse sul territorio della Città metropolitana». Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà tira fuori la cifra – con un calcolo empirico – nel corso dell’ultima puntata del talk 20.20, in onda su L’Altro Corriere Tv. Ed è un numero che preoccupa tutti i primi cittadini del Reggino. La lettera inviata giovedì a Jole Santelli chiede interventi immediati perché «i rifiuti – dice Falcomatà – non hanno odore politico. Purtroppo accanto all’emergenza Covid si è creata un’emergenza igienico-sanitaria dovuta alla mancata raccolta. E urgono decisioni che non possono prendere i sindaci o gli Ato: serve che chi di dovere si assuma le responsabilità del caso. A noi spetta il compito di raccogliere i rifiuti e portarle nelle discariche indicate e in queste condizioni non resistiamo un giorno di più, il rischio è che la crisi sfoci in rabbia sociale da parte dei cittadini». Servirebbe spingere la raccolta differenziata. «È un tema», dice il sindaco, «la differenziata ti consente di spostare l’orizzonte dell’emergenza e respirare qualche giorno in più». Fuori fuoco, invece, le polemiche «sulle partite debito/credito: è un problema che riguarda tutti i Comuni della Regione. Il punto è che, rispetto all’ordinanza di settembre, alcuni Ato non hanno fatto delle cose». Ci sono azioni che possono essere «avviate in mesi, altre in anni, ma, rispetto alla lettera inviata dalla presidente Santelli agli Ato, non si può chiedere ai Comuni di fare in sette mesi ciò che la Regione non ha fatto in trent’anni».
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