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La pandemia modifica le strategie per le Comunali di Crotone

Il voto a settembre non lascia molto spazio di manovra ai partiti. Restano in campo le candidature di Voce e Grillo. Centrodestra alle prese con i soliti rapporti di forza da definire. Nel centrosini…

Pubblicato il: 25/05/2020 – 17:31
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La pandemia modifica le strategie per le Comunali di Crotone
di Gaetano Megna CROTONE Si ipotizza la data delle elezioni a settembre e a Crotone si riaccendono i motori per le candidature al Comune. Se si vota il 13 settembre, così come è stato ipotizzato a livello romano, non c’è molto tempo per comporre le liste e per scegliere i candidati a sindaco. Entro ferragosto bisogna completare ogni cosa per poter partecipare da protagonisti alla competizione elettorale, che chiude la lunga esperienza del commissario prefettizio alla guida della città pitagorica. Prima che il Covid-19 bloccasse tutto, a Crotone le attività per la composizione delle liste erano partite a cavallo delle feste natalizie. Senza la pandemia si sarebbe votato al massimo per la fine di maggio. Il voto di primavera è saltato per evitare una ulteriore diffusione del contagio. A gennaio si facevano già i nomi di Gaetano Grillo e Vincenzo Voce quali candidati alla carica di sindaco. Voce ha rafforzato la sua convinzione dopo il grande successo elettorale alle elezioni regionali del 28 gennaio, dove è risultato il più votato della città pitagorica. Grillo, invece, sta lavorando da tempo per un suo ritorno alla guida della città. È stato l’ultimo sindaco indicato dal consiglio comunale e non eletto direttamente dal popolo, dal 1995 al 1997. Entrambi non hanno un partito di riferimento. In verità Grillo spera di convincere il Pd, partito di appartenenza, a sostenerlo. È ripartito il dibattito e Grillo e Voce sono pronti scendere nell’arena. IL CONTAGIO HA PRODOTTO CAMBIAMENTI Rispetto a gennaio sono cambiate molte cose e ci sono novità importanti per le candidature a sindaco. Soprattutto nel centrodestra c’è stata una vera e propria rivoluzione. In Forza Italia c’è stata l’entrata in Parlamento di Sergio Torromino, con il quale tutto il centrodestra dovrà fare i conti per la scelta del candidato a sindaco. Dipendesse solo da lui indicherebbe la fidatissima Anna Curatola, già dirigente scolastico con esperienza da vicesindaco con Peppino Vallone. Nel centrodestra prima di tutto occorre capire a chi degli alleati tocca il sindaco di Crotone. La città pitagorica è uno dei cinque capoluoghi di provincia della Calabria e, quindi, va computata nella logica della rappresentanza. Questa logica potrebbe assegnare Crotone alla Lega di Matteo Salvini, considerato che gli altri partiti della coalizione sono già rappresentati o puntano ad altre città. Nella Lega nei giorni scorsi è stata nominata la segreteria provinciale a capo della quale è stato indicato Gianfranco Cerrelli. Nella segreteria c’è anche Salvatore Gaetano, che alle recenti elezioni regionali è stato candidato nel collegio centro. Gaetano ha avuto l’appoggio elettorale del segretario regionale del partito, Cristian Invernizzi. Gaetano appartiene alla “corrente” di Salvini, mentre Cerrelli a quella di Giorgetti. Due galli in un pollaio, che sono stati riappacificati con la nomina della segreteria provinciale, la cui rivalità politica emersa alle recenti regionali, potrebbe riesplodere per la scelta del candidato a sindaco. Cerrelli alle regionali non ha votato Gaetano, anzi secondo la narrazione politica fatta a Crotone sulla questione, avrebbe cercato di non farlo votare per impedirne l’ascesa all’interno del partito. Fratelli d’Italia è in fase di organizzazione. Il partito è stato affidato al giovane avvocato Fabio De Simone. Nell’area di centrodestra potrebbe essere avanzata la candidatura di un gruppo di persone che, alle elezioni regionale, ha sostenuto Valdo Esposito. In città Esposito ha ottenuto 381 voti. Questo gruppo è già in campagna elettorale e da quello che si evince si sta muovendo nell’ambito della sanità per allargare i consensi. Sono state, infatti, organizzate iniziative e quant’altro. Tra i candidati a sindaco c’è anche la proposta dell’ex assessore comunale Leo Pedace, che alle ultime elezioni regionali ha sostenuto il presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini, che nella sola città di Crotone ha ottenuto 1.100 voti. Pedace dice di volersi candidare con un’aggregazione civica. TUTTO FERMO NEL CENTROSINISTRA Nel centrosinistra le bocce sono ferme. Il Pd, partito di maggioranza all’interno della coalizione, è sparito dalla scena. Il commissario provinciale Franco Iacucci, secondo quanto riferiscono alcuni dirigenti, non risponde più nemmeno al telefono da mesi. La sua quarantena è ferrea. Senza il commissario provinciale il Pd non ha avviato nessun ragionamento ufficiale. Si stanno muovendo in ordine sparso le “correnti”, ma al momento non è stata ipotizzata nessuna candidatura a sindaco. In questo partito il nodo da sciogliere resta sempre quello dell’alleato. Alcune correnti vorrebbero stringere un patto con il M5S, in linea con l’alleanza nazione; altri con il “reuccio” di via Firenze, Enzo Sculco. I pentastellati hanno già scelto Andrea Correggia per la candidatura a sindaco. La campagna elettorale del movimento è partita, ma anche per loro vale la regola che Crotone è una città capoluogo di provincia e potrebbe far parte di un accordo a più alto livello. Senza accordo con il Pd e altre componenti di sinistra il candidato resta comunque Correggia. Il “reuccio” di via Firenze tace. Sembra proprio che abbia deciso di tirare i remi in barca. Potrebbe anche sentirsi appagato per la rielezione della figlia Flora nel consiglio regionale della Calabria. In passato aveva anche detto che dopo la rielezione della figlia avrebbe valutato l’opportunità di mettersi in pensione. D’altra parte la sua politica non ha avuto successo in città e, quindi, potrebbe essersi affievolita la voglia restare in campo. (redazione@corrierecal.it)
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