LAMEZIA TERME «Sui rifiuti, Lamezia e il territorio del lametino hanno già dato e hanno pagato un prezzo altissimo! Per questo motivo bisogna dire in modo netto “no”, senza se e senza ma, al progetto di realizzazione di una terza vasca nella discarica di Località Stretto, previsto nell’ultima ordinanza emanata dalla Santelli. Come stanno da giorni sostenendo associazioni, comitati di cittadini e categorie imprenditoriali, ai quali va un grande ringraziamento per l’ importante lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica di fronte a una politica lametina quasi completamente silente, dico No alla terza discarica, no a un approccio “fuori tempo” su un tema decisivo per il presente e il futuro della nostra terra». Questo quanto ha affermato in una nota ufficiale Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia ed esponente di “Lamezia bene comune”. «Il mio – scrive – non è un “no” ideologico, ma si basa su dati di fatto che trovano riscontro nelle politiche avviate a livello europeo e in esperienze concrete realizzate in tante regioni italiane. La realizzazione della terza vasca a Lamezia e l’ampliamento delle possibilità di conferimento nelle prime due è l’ennesima dimostrazione di una politica sui rifiuti e sull’ambiente a livello regionale che, dalle giunte di centrodestra a quelle di centrosinistra, continua ad essere contraddistinta dalla logica dell’emergenza e della crisi, senza un minimo di visione e prospettiva. L’esperienza di questi anni a Lamezia e nel lametino dimostra che sui rifiuti la gestione emergenziale diventa prassi ordinaria a spese del territorio e dei cittadini lametini e calabresi, che puntualmente si ritrovano a dover fronteggiare crisi gravi nella gestione dei rifiuti, con spazzatura per strada e situazioni insostenibili».
«Sono trascorsi sei mesi – continua Piccioni – dall’insediamento di questa giunta e di questo consiglio regionale e, pur comprendendo le urgenze legate alla gestione dell’emergenza Covid, ancora non sappiamo quale sia l’idea di politica ambientale di questa amministrazione regionale. Fa specie che su un tema così importante e delicato sia intervenuta direttamente la Santelli senza che l’assessore regionale all’ambiente Di Caprio, noto a tutti come “capitano Ultimo” abbia detto una parola. Dopo ormai molti mesi dalla nomina è lecito che i cittadini calabresi sappiano quale è la linea di Capitano Ultimo sul piano regionale dei rifiuti e sull’ambiente? Una linea politica moderna basata su buone pratiche che vanno verso la prospettiva “zero rifiuti”, come quella portata avanti in Sardegna tra l’altro da un’amministrazione guidata dal centrodestra, o una politica che perpetua le dannose logiche dell’immobilismo e dell’emergenza che da decenni si portano avanti in Calabria sull’ambiente?». «Si continua ad andare avanti – scrive il consigliere comunale – a colpi di ordinanze del presidente mentre la Regione Calabria, per responsabilità di centrosinistra e centrosinistra, non ha ancora approvato un piano regionale dei rifiuti che faccia proprie le linee guida “rifiuti zero”, che non sono certo mere convinzioni ideologiche ma visioni politiche portate avanti a livello europeo. E’ questo il nodo politico che vogliamo sollevare e sul quale vorremmo conoscere in maniera chiara la posizione dell’amministrazione Mascaro e delle altre forze politiche presenti in consiglio comunale: vogliamo che Lamezia e il lametino diventino promotrici di una politica moderna sull’ambiente e sui rifiuti o vogliamo diventare strumento delle stesse logiche del passato? Voglio ricordare al Sindaco Mascaro che fu proprio lui appena qualche anno addietro ad approvare la Delibera di adesione del Comune di Lamezia Terme al progetto Rifiuti Zero: per cui la sua posizione dovrebbe essere scontata anche in questa occasione. Con gli stessi fondi impiegati per realizzare la terza vasca a Lamezia, che non sarebbe certamente risolutiva del problema regionale, si possono portare avanti misure virtuose sulla raccolta differenziata, su centri di stoccaggio temporanei e di pertinenza, coperti da certificazione di Sostenibilità Ambientale EMAS con un reale monitoraggio e misurazione di ogni impatto ambientale, sull’utilizzo del compostaggio per finalità agricole, coinvolgendo le associazioni di categoria». «Per questo – conclude Rosario Piccioni – ribadisco: no alla realizzazione della terza vasca a Lamezia, stop all’ampliamento della possibilità di conferimento sulle prime due vasche fin quando non avremo un piano regionale sui rifiuti che risponda a quelle istanze di innovazione a cui ci richiama l’Europa. Lunedì prossimo 15 giugno, sul mio profilo facebook, ho organizzato un webinar per confrontarci su questi temi con autorevoli rappresentanti del mondo dell’associazionismo ambientale: Enzo Favoino Coordinatore scientifico Zero Waste Europa, Maria Rosa Manca Referente per la Sardegna di ZERO WASTE ITALIA, Pasqualino Allegro Referente per la Calabria ZERO WASTE ITALIA, Carlo Lusi Associazione Italiana Compostaggio e Italo Reale. Un focus a più voci per ribadire che, più che un approccio ideologico, su un tema vitale come quello dell’ambiente serve un confronto sulle buone pratiche già messe in atto in altre realtà e che possono far uscire la Calabria dalla perenne logica dell’emergenza anche sul fronte ambientale».
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