REGGIO CALABRIA «La Regione continua con l’enfasi dei proclami e la inefficacia dei risultati. La presidente Santelli esulta per gli esiti del “Riapri Calabria” ma dimentica di dire che, rispetto alle 20mila aziende che avrebbero potuto accedere al contributo a fondo perduto di 2mila euro, le richieste approvate non superano le 15mila. Se a ciò aggiungiamo che, riguardo all’altra misura tanto sbandierata, “Lavora Calabria”, le domande pervenute sono poco più di 2.800, ci si rende conto di quanta approssimazione vi è stata. Pur riconoscendo la volontà e lo sforzo compiuto dall’assessore Orsomarso. I magri risultati non derivano certo dalla mancanza in Calabria di imprese colpite dagli effetti dell’emergenza Covid: molto più semplicemente, le procedure previste sono risultate impossibili per moltissime aziende oppure i contributi regionali sono andati a sovrapporsi in maniera errata a quanto già previsto a livello nazionale. Tanto è vero che le richieste per i contributi a fondo perduto finanziati dal nazionale Decreto Rilancio hanno già raggiunto quota 32mila (e c’è tempo fino al 13 agosto): più di 25mila domande sono state già evase e sono stati erogati 61 milioni. La vera velocità mi pare stia tutta dalla parte del decreto nazionale». È quanto dichiara il consigliere regionale Domenico Bevacqua, il quale così prosegue: «Dal governo regionale ci aspettiamo l’abbandono di misure una tantum malamente copiate da quanto si fa a Roma e l’apertura di un dibattito serio sulle risorse del Recovery Fund: saranno questi gli strumenti per accompagnare la ripartenza dell’economia vera e bisognerà farsi trovare pronti, con progetti seri, credibili e immediatamente attivabili. Non si può continuare a campare alla giornata, accontentandosi di annunci-spot privi di rilevanza strutturale oppure di generosi slanci “emozionali”. Oggi c’è bisogno di lucidità, lungimiranza e di visione adeguata alle sfide dure e difficili che abbiamo davanti».
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