VIBO VALENTIA «Il 5 marzo del 2008 il comune di Vibo acquista arredi per l’allestimento museale della tonnara di Bivona per 65 mila euro. Portati nell’immobile storico per la posa ed il collaudo (così è scritto in determina) nessuno li vide mai lì dentro, tanto che se ne persero le tracce fino al 7 febbraio del 2020 giorno in cui si comunica il loro sorprendente rinvenimento (si, avete letto bene, nel 2020, 12 anni dopo, ovvero 4.381 giorni dopo il loro acquisto) nei depositi comunali.
Da quell’annuncio sono trascorsi altri 163 giorni ed ancora gli arredi non risultano ricollocati nel museo per il quale furono acquistati». E’ quanto denuncia con un post su Facebook il ceramista Antonio Montesanti. Post rilanciato anche dall’archeologo Francesco A. Cuteri che commenta: «Una vicenda assurda, ma a quanto pare in regola con alcuni standard calabresi, che ci porta a reclamare con forza l’istituzione, a livello regionale, di un corso rapido per rafforzare le nostre deboli difese contro la sempre più diffusa crescita, a più livelli, di pelo sullo stomaco…»
x
x