CATANZARO «Il governo e la politica non hanno più alibi: bisogna puntare con convinzione» sul porto di Gioia Tauro. A dirlo, il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo. «I dati sull’incremento di movimentazione di container a Gioia Tauro – sostiene Biondo – dimostrano che avevamo ragione quando, come Uil e Uiltrasporti, non firmammo un accordo che portava con sé una sensibile riduzione di personale e un drastico ridimensionamento delle prospettive di sviluppo economico e produttivo dell’hub portuale gioiese. Quell’accordo era un accordo capestro, ingannevole, che metteva in campo politiche di forte penalizzazione del porto. Per questo, continuamente e in solitudine, decidemmo di rompere le relazioni industriali con Mct. La crescita registrata ufficialmente in questi giorni, dimostra come in quella fase la nostra posizione sindacale non fosse assurda, fuori tempo o penalizzante».
«Oggi – prosegue il segretario della Uil Calabria – grazie alla nostra perseveranza, i lavoratori transitati temporaneamente fra le fila dell’Agenzia per il lavoro portuale ritrovano la speranza di un’occupazione certa». Secondo Biondo, «adesso il Governo e la politica non hanno più alibi. Bisogna puntare con convinzione su Gioia Tauro, renderlo effettivamente lo scalo centrale dell’area del Mediterraneo, trasformarlo nella dinamo di uno sviluppo economico e sociale che la Calabria attende da troppo tempo. E a Msc diciamo: si apra al confronto con il sindacato, affinché la crescita del traffico merci su Gioia Tauro, si possa tradurre in una crescita del benessere lavorativo per i lavoratori e, in un maggiore sviluppo produttivo e occupazionale per la Calabria».
«Oggi, sostenuti dai risultati concreti fatti registrare dal porto di Gioia Tauro e dalle nostre idee, rinnoviamo al ministro Giuseppe Provenzano – conclude il segretario generale della Uil Calabria – l’invito ad aprire con prontezza il confronto sulla reale applicazione della Zona economica speciale».
x
x