VIBO VALENTIA «I provvedimenti governativi ( Legge Stabilità 2020, Decreto legge Rilancio) Patto per la Salute 2919/2021 individuano efficaci strumenti e assegnano maggiori risorse al Sistema sanitario ai vari livelli». È l’incipit della missiva vergata da Enzo Insardà, segretario provinciale Partito democratico Vibo Valentia, e inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente della Regione, Jole Santelli, al commissario al piano di rientro della Sanità, Saverio Cotticelli, al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano e al presidente della Conferenza dei sindaci vibonesi Maria Limardo.
Insardà informa che «abbiamo elaborato delle proposte operative sottoponendole alla cortese attenzione del Commissario dell’Asp e al presidente della conferenza dei sindaci del territorio della provincia di Vibo Valentia». Tra i vari punti posti all’attenzione il segretario provinciale dei dem solleva la problematica delle “Liste d’Attesa” . «Tale fenomeno – scrive – assume caratteristiche di vera criticità sia per l’accumulo delle Prestazioni non erogate a seguito della chiusura per Coronavirus (oltre 17.000 prestazioni non evase) sia per i lunghissimi tempi di attesa. Tutto ciò avviene senza registrare decisioni appropriate nonostante il nuovo Piano nazionale per il governo delle liste d’attesa 2019/2021 che stabilisce i tempi massimi per le 69 prestazioni elencate nel (Pngl)».
«Dobbiamo purtroppo denunciare – afferma ancora Insardà – che tale situazione provoca enormi disagi per i cittadini a danno del sistema Sanitario Pubblico e a vantaggio delle Strutture Private alle quali i cittadini sono costretti a rivolgersi. Auspichiamo pertanto un necessario confronto collaborativo al fine di poter individuare soluzioni utili atte ad affrontare e superare tale deleteria criticità».
«Tuttavia dobbiamo parteciparvi che la spinta e la sollecitazione assai diffusa che ci perviene da parte di tantissimi cittadini del territorio – avverte infine l’esponente dem – ci vedrà costretti, in assenza di risposte adeguate e appropriate, ad intraprendere apposite iniziative di mobilitazione unitamente ad altre possibili azioni coerenti in ogni sede competente».
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