CROTONE «Capisco che a Crotone il commissario Iacucci sia nervoso perché non gli è rimasto niente in mano, come gli avevo d’altronde prefigurato in un incontro alla presenza dell’ex presidente del partito provinciale Mario Galea, invitandolo anche a operare per l’unità. Affermare però che il responsabile nazionale della segreteria del Pd, Nicola Oddati, avrebbe comunicato che l’utilizzo del simbolo del partito per delega del segretario nazionale è data ai segretari (o commissari) di federazione è davvero troppo». Lo dice Marilina Intrieri, ex parlamentare e membro dell’assemblea nazionale del Pd, che prova a smentire Iacucci, fresco di dichiarazione sull’assegnazione del simbolo dem alla parte che sostiene la sua linea e si è schierata contro l’alleanza con Enzo Sculco. «Evidentemente, se nota c’è – continua Intrieri –, gli suggerisco di telefonare al più presto in segreteria nazionale perché sicuramente lo informeranno che c’è stato un errore materiale da parte di qualche collaboratore. D’altronde è conosciuta a tutti la statura politica e morale del segretario nazionale e del responsabile della segreteria e il loro rispetto estremo per le regole, per cui mai avrebbero potuto affermare cose contrarie alle norme statutarie. Nicola Oddati non ha avuto difficoltà a confermarmi che il simbolo è nelle mani del commissario regionale Graziano. Iacucci dovrebbe imparare anche che le prassi consolidate non agiscono nel nostro sistema giuridico, in presenza di norme che vanno rispettate da tutti e l’eventuale violazione va tutelata dinnanzi alla giustizia competente».
«Iacucci smetta di mistificare i fatti – prosegue l’ex parlamentare – e lasci stare Zingaretti e Oddati il cui rispetto delle regole è un tratto identificativo specifico. Al posto suo Invece non sarei tranquillo del suo lavoro per le prossime amministrative di Crotone, ha operato solo è sempre per dividere in un momento politico difficile. Si metta a lavorare per fare una sua lista decente che sa di non essere in grado di fare. Non avremmo voluto intervenire ma siamo costretti per denunciare il gioco maldestro di un commissario provinciale che vuol creare confusione nei dirigenti ed Alimentare illusioni al suo candidato Grillo. La segretaria cittadina del Pd Stefanizzi che sta ben operando nel rispetto delle regole statutarie pertanto resta in attesa del simbolo che come nel passato sarà sempre in grado di Rappresentare e difendere».
L’AFFONDO DI STEFANIZZI «In relazione alle notizie apparse sulla stampa e relative al fatto che il partito nazionale avrebbe affidato al commissario provinciale Iacucci l’uso del simbolo e la conseguente la facoltà di attribuirlo per le prossime amministrative di Crotone, si chiarisce che la stessa è priva di fondamento. Il buon Iacucci ha preso per l’ennesima volta fischi per fiaschi. Agitare mail riservate, tra l’altro inviate su maldestra sollecitazione, al solo fine di confondere ancora di piu il popolo del pd è gravissimo per chi riveste ruolI e responsabilità politiche di primo piano. Rammento una volta per tutte, che queste polemiche fanno solo male al Pd, e fa male chi non avendo altre motivazioni se non quelle di intorbidire le acque, usa comunicazioni riservate private per dimostrare l’indimostrabile. Il simbolo del pd (ma qualcuno fa finta di non conoscere lo statuto) è nella esclusiva disponibilità del commissario regionale su disposizione del segretario nazionale».
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