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«Manca il distanziamento al maxi processo», scatta la protesta dei legali
Nella fase preliminare del procedimento nato dall’inchiesta Rinascita-Scott, in corso nell’aula buker di Rebibbia, alcuni avvocati hanno abbandonato l’aula dopo aver segnalato il mancato rispetto del…
Pubblicato il: 11/09/2020 – 18:53
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ROMA La Regione Calabria, i Comuni di Vibo Valentia, Tropea, Ricadi, Zungri, Mileto, Filogaso, Filandari, Stefanaconi, Zungri, Pizzo, Limbadi, San Gregorio, Sant’Onofrio, la Provincia di Vibo Valentia, l’associazione antiracket di Vibo, la Banca di credito cooperativo, la Fondazione nazionale antiusura, l’assicurazione Allianz, Naon Insurance. E poi privati come Giuseppe Sergio Baroni, vittima di usura, e Vanya Danova Lekova, che aveva una sartoria, è stata vittima di estorsione e dopo la denuncia vive in una località protetta con i figli (entrambi difesi dall’avvocato Michele Gigliotti). Sono, queste, alcune delle parti che hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile nel processo “Rinascita-Scott”, la cui fase preliminare si sta svolgendo nell’aula bunker di Rebibbia.
Un’udienza che si sta dimostrando lunga e faticosa. Gli avvocati hanno sollevato eccezioni riguardo al mancato rispetto delle norme su distanziamento sociale dettate dalla pandemia da Covid-19.
Alcuni legali sono andati via per questioni di incolumità in quanto affetti da problematiche sanitarie personali. C’è chi ha chiesto la nullità del decreto di fissazione dell’udienza preliminare. Il gip Claudio Paris alle 18:20 ha sospeso l’udienza per decidere riguardo a tali eccezioni. (ale.tru.)
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