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Reggio, vietati i funerali in forma pubblica per il boss Alvaro

La Questura ha consentito la celebrazione solo in forma strettamente privata delle esequie. L’81enne, deceduto al Gom, era ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan di ‘ndrangheta operante a Sino…

Pubblicato il: 09/10/2020 – 19:10
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Reggio, vietati i funerali in forma pubblica per il boss Alvaro
REGGIO CALABRIA Nel pomeriggio odierno, si sono svolti, in forma strettamente privata, i funerali di Francesco Alvaro, di 81 anni, deceduto presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. L’uomo era ritenuto elemento di vertice dell’omonima cosca di ‘ndrangheta, operante in Sinopoli e nei comuni limitrofi. La salma è stata portata dal nosocomio di Reggio Calabria direttamente al cimitero di Sinopoli dove si è tenuta una funzione religiosa alla presenza dei soli stretti congiunti. Il provvedimento, emesso nei confronti degli appartenenti alle cosche criminali di questa Provincia, è finalizzato a scongiurare che la celebrazione dei funerali possa rappresentare occasione propizia per la commissione di azioni di rappresaglia, iniziative intimidatorie ed illegali. L’ordinanza rappresenta la conferma della linea di fermezza adottata dalle Istituzioni contro ogni possibile forma di illegalità, a garanzia e tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. «Il signor Alvaro a seguito della positività al virus Covid-19 era stato ricoverato presso il grande ospedale metropolitano dove è deceduto inoltre lo stesso era anche affetto dalla patologia di Alzheimer da circa vent’anni quindi incapace di intendere e di volere;patologia che ha comportato insieme alla positività al virus covid il decesso – ha specificato il legale Antonino Curatola -. Pertanto i funerali sono stati vietati in applicazione al DPCM 8 marzo 2020».
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