GEROCARNE Il cadavere di un uomo, la cui morte risalirebbe ad alcuni anni fa, è stato trovato dagli investigatori della Squadra mobile di Vibo Valentia in una zona isolata nelle campagne dell’Ariola, nel comune di Gerocarne. Sul posto, oltre agli agenti della mobile, sono intervenuti il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, e il pm Filomena Aliberti. Il cadavere, ha riferito Falvo, è in gran parte scarnificato ed era sotto un’automobile Fiat 500 rossa. «Abbiamo dei sospetti su chi possa essere vittima – ha riferito il magistrato – e speriamo di poter dire chi è nei prossimi giorni. Al soggetto hanno sparato in un altro luogo e poi il cadavere è stato trasportato qua. Le risultanze investigative che avevamo ci hanno portato qua ed effettivamente c’era la carcassa di una Fiat 500 rossa. Sotto questa auto, la Squadra mobile ha scavato trovando il cadavere che era avvolto nel cellophane. Pensiamo che la morte risalga a qualche anno fa, non troppi».
Secondo il procuratore di Vibo Valentia l’omicidio «potrebbe non essere legato alla faida che c’è stata tra i Loielo e i Maiolo. «Siamo in collegamento con la Dda di Catanzaro ma non pensiamo sia riconducibile alla faida. Il contesto è sempre quello, siamo in una zona in cui purtroppo ci sono stati tanti omicidi, ma abbiamo motivo di credere che non sia maturato nel contesto della faida». Su come si sia giunti al ritrovamento del cadavere, Falvo ha spiegato che «avevamo avuto indicazioni, poi sono stati bravi gli investigatori della Squadra mobile a trovare il punto preciso. Le risultanze hanno portato all’auto e poi, sotto, c’era il cadavere». Falvo non ha voluto spiegare quali siano state le risultanze che hanno portato gli investigatori al ritrovamento dell’auto. «Più in là diremo quali sono» ha detto. Il procuratore, infine, ha specificato che la vettura non è in relazione con l’omicidio, «era lì solo per individuare il punto in cui era il cadavere».
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