LAMEZIA TERME La Voce dei senza voce è l’appuntamento – in onda sui social – al quale Giuseppe Zuccatelli, all’epoca commissario dell’Asp di Cosenza, ha partecipato durante la prima ondata della pandemia. Non “in presenza”, come si usa dire oggi, ma a distanza, il manager ha risposto alle domande poste da Giuseppe Bruno ed Eugenio Fortino. Il programma è collegato al movimento che chiede con forza, e da tempo, la riapertura dell’ospedale di Cariati. Nella fase uno dell’emergenza Covid, quell’istanza fu riproposta con forza dal territorio. E sentire il manager per capire quali fossero le sue intenzioni era certo un modo per raccontare il problema e la sua (eventuale) soluzione. Zuccatelli disse chiaramente “no” alla riapertura dell’ospedale di Cariati nella sua struttura originaria. Al massimo si sarebbe potuto pensare come presidio di supporto alla rete regionale.
Poi, complice il clima disteso, si lasciò andare a qualche precetto di vita rivolto agli intervistatori e alla platea. In generale, suggerisce Zuccatelli, meglio «stare lontani dalle cose pericolose (…). Fumare devo stare attento perché altrimenti è tossico, bere devo stare attento perché non posso alzare il gomito come mi sarebbe piaciuto una volta. Le donne non le posso più… perché ormai io lo uso come un catetere».
Poi qualche suggerimento di natura “ormonale” «Ragazzi, non ridete, sc… adesso perché avete l’età giusta e gli ormoni giusti. Datevi da fare perché quando avrete la mia età, vi assicuro che se trovate uno che a sessantasei anni dice che sc… non credetegli. Se vi chiedono “chi ve lo ha detto?”, lo dice Zuccatelli». Difficile contraddirlo. (redazione@corrierecal.it)
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