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Consiglio regionale, Arruzzolo nuovo presidente. «Basta contrasti per partito preso»
Il capogruppo Fi vince la sfida interna contro Giannetta e subentra a Tallini. La sua carica durerà fino alle prossime elezioni. «La mancanza di Santelli si sente, ma non possiamo piangerci addosso…
Pubblicato il: 28/11/2020 – 16:11
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REGGIO CALABRIA Il capogruppo di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo, è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Calabria. Arruzzolo è stato eletto alla terza votazione, nella quale era sufficiente la maggioranza dei voti dei presenti nell’Assemblea. Subentra a Domenico Tallini, dimessosi dalla carica e sospeso dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Farmabusiness” della Dda di Catanzaro. Arruzzolo, fortemente sostenuto dal parlamentare di Forza Italia, Ciccio Cannizzaro, è stato indicato dalla maggioranza di centrodestra vincendo la “sfida” interna a Forza Italia con Domenico Giannetta.
«Ringrazio per la fiducia accordatami, affidandomi un ruolo di grande responsabilità e peso in un momento difficile per la politica e la Calabria». Dice rivolgendosi all’assemblea legislativa regionale per celebrare la nomina. «Non sarà semplice svolgerlo, ma assumo questo ruolo con fierezza, consapevole del prestigio e dell’importanza che ha, per assicurare l’imparzialità dell’aula e i diritti dei singoli consiglieri. Un ringraziamento particolare è per me d’obbligo ai colleghi di Forza Italia, esteso a tutti i colleghi di maggioranza. Esprimo poi, in virtù del mio ruolo superpartes, un attestato di stima e fiducia alla minoranza, chiamata a svolgere un ruolo altrettanto gravoso, per mantenere equità e imparzialità a Palazzo Campanella».
«BASTA CONTRASTI PER PARTITO PRESO» «I tempi dei contrasti per partito preso, – continua – devono essere superati perché non possiamo permetterceli in questo periodo storico. Il frangente è complicato per tanti motivi: siamo indeboliti dalla perdita di una grande donna, di una grande guida, di una grande presidente; siamo in piena crisi economica e fronteggiamo una pandemia; siamo sotto i riflettori per l’emergenza, siamo nell’occhio del ciclone per via dell’ennesima inchiesta. Non potremmo avere vita politica più complicata di questa. Nessuno di noi in quest’aula, nemmeno l’avversario più agguerrito, avrebbe voluto fare a meno di Jole Santelli, lo dico con orgoglio e senza paura di smentita. Abbiamo perso un leader, non solo del centrodestra, bensì per tutta la Calabria. La dignità e l’autorevolezza che Jole ci aveva restituito, soprattutto nei tavoli nazionali, non saranno valori facilmente ritrovabili. Il grande lavoro svolto in otto mesi aveva dato già il senso di un cambio di passo importante e necessario per uscire dall’arretratezza. Non è tuttavia consentito di stare qui a piangerci addosso o continuare a ricordare la tragica scomparta della governatrice, dobbiamo rimboccarci le maniche e fare del nostro meglio senza cercare alibi o attenuanti».
Inevitabile un passaggio sul presidente uscente: «Sarò io per primo a dare il mio esempio dando il mio meglio per sostituire l’onorevole Tallini. Riservo un pubblico pensiero a Mimmo con l’augurio che possa al più presto dimostrare la sua estraneità alle accuse e possa riscattare l’immagine di una classe politica messa troppo spesso alla gogna. Siamo un Paese democratico e garantista per costituzione e non per convenienza: fino a condanna definitiva ognuno ha il diritto a essere considerato innocente e dimostrare la propria integrità morale. Voglio ribadire al contempo la totale fiducia nella magistratura affinché si possa addivenire alla verità: egregio è infatti il lavoro che in questioni li vede in prima linea nella lotta al malaffare».
MOMENTO DELICATO «Il momento non è dei più semplici. – rimarca Arruzzolo – la crisi economica e l’emergenza sanitaria sono le più evidenti criticità da affrontare a stretto giro. Il Covid ha complicato la vita, anche in Calabria, nonostante ciò voglio essere ottimista e fiducioso. Ad esempio, essere ingiustamente classificati come zona rossa ci ha dato tuttavia un’inaspettata chance: smascherare le inefficienze del commissariamento ed essere al centro dell’attenzione della stampa nazionale e quindi, giocoforza, anche del governo. Dobbiamo sforzarci di trovare quanto di positivo può darci questa situazione, cioè la possibilità di avere gli strumenti per riformare la sanità in Calabria, partendo dalle risorse umane per passare alle strutture e alle tecnologie avanzate. Non è solo la sanità il problema, ovviamente, trovare spunti positivi è il nostro compito, sia pure temporaneo, come sarà il mio, ma va comunque onorato. Io infatti sarò un presidente di transizione, guiderò questa assemblea per il tempo necessario ad andare al voto, svolgerò l’ordinario in attesa che si rinnovi la legislatura».
VERSO LE ELEZIONI «Con ogni probabilità, sarà il 14 febbraio il giorno prestabilito per tornare alle urne: è un lasso di tempo non molto cospicuo ma è sufficiente per poter dare una impronta di quello che potrebbe essere il prossimo futuro, a maggior ragione in vista delle elezioni previste tra meno di tre mesi», dice Arruzzolo. «Animati dalla passione di voler migliorare il futuro della nostra regione, la missione di tutti qui dovrà essere quella di infondere speranza, anche ciò che è provvisorio come il mio incarico. Io eserciterò il mio mandato attendendomi alle disposizioni che regolano l’attività del Consiglio, garantendo funzionalità e rispetto reciproco tra maggioranze e opposizione, che devono entrambe essere guidate da un forte senso di etica e forte senso delle istituzioni. In questo senso chiedo un decisivo sostegno anche alla minoranza, e colgo l’occasione per richiamare ciascuno di noi all’unità, la legittimazione dev’essere reciproca. Consiglio e Giunta sono chiamati entrambi, nelle diversità delle loro funzioni, a rafforzare confronto e collaborazione per dare risposte ai cittadini. A guidarci dovrà essere l’etica della responsabilità. In funzione di tutto ciò, ritengo doveroso precisare che sarà presente ogni giorno a Palazzo Campanella, non solo come riferimento politico. Ritengo che la nostra sede debba essere il più possibile aperta e trasparente, dev’essere la casa di tutti i calabresi, andando oltre i campanilismi. Auguro a tutti – cobnclude il presidente del Consiglio regionale – un buon lavoro. Volevo poi informare l’aula, in riferimento alla data del 14 febbraio, che la Corte d’appello ha dato il proprio assenso per la data. Presumo che il presidente facente funzioni Spirlì farà a breve il decreto di indizione per la data del 14 febbraio». (a.c.)
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