CATANZARO «Compiti da correggere»: il Consiglio di Stato ha dato ragione a una candidata a un corso pubblico “per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato e a tempo pieno di n. 2 collaboratore amministrativo – ruolo amministrativo – categoria D, livello iniziale” all’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Accogliendo le eccezioni sollevate dalla candidata esclusa, difesa dall’avvocato Francesco Pitaro, il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare dell’azienda “Pugliese Ciaccio” per ottenere la sospensione della esecutività sentenza del Tar Calabria che aveva disposto la ri-correzione della prova scritta della candidata. Nel rigettare la domanda cautelare dell’Azienda ospedaliera, il Consiglio di Stato – si legge in una nota ha, peraltro, affermato che «considerato che la stessa Azienda Ospedaliera non sembra disconoscere le criticità dedotte dalla odierna appellata sullo svolgimento della procedura concorsuale, specie con riferimento ai criteri, non esplicitati, per la correzione degli elaborati». «I giudici di Palazzo Spada hanno, dunque, a loro volta, riscontrato le “criticità” e le illegittimità che hanno riguardato la procedura concorsuale bandita dall’Ao Pugliese Ciaccio denunciate dalla candidata difesa dall’avvocato Pitaro. Le criticità sono state, peraltro, in sede di appello espressamente riconosciute dalla stessa Ao Pugliese Ciaccio, per come correttamente rilevato anche dal Consiglio di Stato nella propria ordinanza di rigetto (“… considerato che la stessa Azienda Ospedaliera non sembra disconoscere le criticità dedotte dalla odierna appellata sullo svolgimento della procedura concorsuale…”). Dopo questo ulteriore provvedimento giudiziario, che dà, ancora una volta, ragione alla candidata illegittimamente esclusa dalla procedura concorsuale, l’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro – conclude la nota – potrebbe procedere alla correzione della prova scritta».
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