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Occhiuto tira le somme: «Gli uomini passano le opere restano»

Il primo cittadino di Cosenza, nella consueta conferenza stampa di fine anno, traccia il bilancio dell’ultimo anno alla guida della città. Bocche cucite su un suo possibile successore: «Sosterrò ch…

Pubblicato il: 22/12/2020 – 17:03
Occhiuto tira le somme: «Gli uomini passano le opere restano»

COSENZA La pandemia ha stravolto la vita amministrativa di tutti i comuni italiani. Cosenza non ne rappresenta l’eccezione e di questo è convinto in primis il primo cittadino Mario Occhiuto che nella consueta conferenza stampa di fine hanno ha cominciato proprio ricordando lo sforzo sostenuto dai cosentini in questi mesi di piena emergenza sanitaria. Un sacrificio sostenuto da chi ha dovuto affrontare le insidie della malattia, così come da chi ha perso i propri cari per colpa del virus. Strettamente connesse alle conseguenze sanitarie ci sono poi quelle economiche e di una città che aveva fatto della socialità e della vivibilità degli spazi comuni uno dei suoi punti di forza e di riferimento. «La pandemia ci impone di investire sempre di più nella qualità della vita – spiega Occhiuto -. E rispetto alle buone pratiche che abbiamo portato in questi dieci anni nella città di Cosenza accelereremo anche in questi ultimi mesi che ci separano fino alla fine del nostro mandato». A fare compagnia al primo cittadino, tutta la giunta al completo. «Nella graduatoria provinciale, pubblicata di recente, sempre dal “Sole 24 ore”, la provincia di Cosenza, che è molto estesa, a fronte del territorio della città capoluogo che rappresenta appena l’8-9% di quello provinciale, alla nostra città, nel balzo in avanti di 10 punti che è stato compiuto, va riconosciuto una sorta di effetto trainante. Cosenza – sostiene il primo cittadino – è l’unica città capoluogo che sale in Calabria, in un contesto decisamente in controtendenza. E’ stato un anno difficile ma non abbiamo voluto arretrare, anzi, abbiamo accelerato perché il nostro impegno deve avere una portata risarcitoria per le giovani generazioni che hanno subito un’autentica sottrazione di tempo a causa della pandemia. Quel che non possiamo non riconoscere è che la città di Cosenza, ancor prima che la pandemia ne accelerasse il processo di svolta, ha precorso i tempi facendosi anticipatrice dei nuovi scenari che si sono poi venuti delineando in un contesto di più ampia portata».
LA CITTA’ Sono in dirittura di completamento i lavori dell’ultimo tratto di Corso Mazzini le cui ditte fino all’ultima aggiudicazione sono state destinatarie di misure interdittive. Già da stasera saranno collocate, alla base delle fontane di via Arabia, due nuove sculture di Pietro Consagra e un’altra di Emilio Greco. Altre 16 saranno collocate a breve, grazie a Roberto Bilotti ed alle Fondazioni interpellate dal Comune e che hanno manifestato la volontà di donare opere al MAB. Tutte le opere godranno di una nuova illuminazione che ne accrescerà soprattutto il colpo d’occhio notturno. “Stiamo continuando, insomma, a dedicarci – ha aggiunto Occhiuto – alla bellezza della città, completando i cantieri che erano stati avviati”. Tra questi, cita i lavori di pavimentazione di Corso Mazzini, che saranno completati a a breve, a sostegno della valorizzazione del MAB. Nell’ultimo tratto saranno collocate altre tre opere e tornerà, restaurata, la Fontana di Giugno. Pronti ad essere collocati gli impalcati e la carpenteria metallica sul Museo di Alarico. «Un albergo che era un Eco Mostro- dice Occhiuto in conferenza stampa – peraltro inserito nel contesto storico più importante. Tutti dicevano che era impossibile. E, invece, finalmente ci siamo riusciti». Tra i cantieri aperti il sindaco ricorda ancora la realizzazione del Parco delle Scienze, l’appalto della piazza progettata da Calatrava, dall’altra parte del fiume, e la consegna dei lavori per la nuova sede della Polizia municipale. A breve saranno consegnati anche i lavori del campo scuola con le nuove piste di atletica. Un discorso a parte Occhiuto riserva al Parco del Benessere ed al suo completamento che riguarda la prosecuzione delle piste ciclabili e i tratti non ancora connessi. «Lo intitoleremo alla memoria di Jole Santelli – ha annunciato il sindaco -a Jole non piaceva la metro leggera, ma piacevano l’idea del Parco del benessere, le occasioni di socialità che si presta ad ospitare, le piante colorate, i giardini tematici. E poi Jole tenne a battesimo la delibera di giunta regionale che in questi giorni ultimerà il suo iter consegnandoci aree e risorse per completare il Parco. Potremmo completarlo in pochi mesi. Prima era un’aiuola con funzioni estetiche, ma non aveva funzioni di attraversamento ecologico, ora è un luogo immaginato per la vita delle persone. Un parco nei palazzi con il quale abbiamo rivoluzionato e cambiato l’idea della città, da luogo delle auto a luogo delle persone. Le città – non mi stancherò mai di ripeterlo- sono l’invenzione più straordinaria perché gli uomini hanno costruito le città per stare insieme. Ma perché svolgano appieno la loro funzione devono essere trasformate, altrimenti, come accadeva negli anni ’70, somiglieranno a tante Gotham City. Dobbiamo far prevalere l’anima positiva sulle altre e le città devono essere non città egoistiche, ma altruistiche. E dobbiamo fare in modo che bellezza e bontà prevalgano anche contro la violenza popolare e gli attacchi che molto spesso i Sindaci subiscono sui social. Se non avessimo fatto nulla – ribadisce Occhiuto – saremmo stati più tranquilli. In alcuni procedimenti siamo parte offesa, perché alcune forze politiche hanno ostacolato il completamento di determinate opere per danneggiarci, con dei veri e propri tentativi di delegittimazione. Prima di diventare Sindaco non credevo ai complotti, ma poi mi sono dovuto ricredere. 10 anni sono passati e nonostante tutti i problemi sono soddisfatto perché ci sono le opere e quelle resteranno. 10 anni sono molti per un uomo, ma per la vita di una città sono pochi. Spero che chi verrà dopo di me riprenda i progetti e le idee che non riusciremo a realizzare nei restanti sei mesi, come ad esempio il progetto per il nuovo Stadio che rigenererebbe tutta l’area di San Vito che ha bisogno di un’opera pubblica importante».
LA POLITICA Il 2021 i cosentini saranno chiamati ad eleggere il successore di Mario Occhiuto. Bocche cucite su possibili candidati. Il tatticismo della politica lo impone anche in vista delle elezioni regionali che salvo stravolgimenti dovranno svolgersi il prossimo 14 febbraio. Occhiuto ha in mente di sostenere chi porterà avanti la sua idea di città. «Se in giunta ci fosse qualcuno che deciderà di portare avanti i miei progetti e le mie idee, avrà di certo il mio supporto ed io sarò al suo fianco».

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