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Voto a Lamezia, Mascaro ci ripensa: pronto il ricorso al Consiglio di Stato

Qualche settimana fa aveva invocato la “tranquillità” per la città ma ora tutta l’amministrazione ha già dato mandato a due legali romani per ottenere la sospensiva “inaudita altera parte”. A pesare…

Pubblicato il: 06/01/2021 – 13:33
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Voto a Lamezia, Mascaro ci ripensa: pronto il ricorso al Consiglio di Stato
di Giorgio Curcio LAMEZIA TERME «Ritengo deleterio allungare i tempi della giustizia per una città che ha assoluto bisogno di tranquillità e stabilità». Qualche settimana fa, ospite del talk “20.20” de L’altro Corriere Tv, il sindaco (ora sospeso) di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, aveva definito così un suo eventuale ricorso contro la decisione del Tar di far ripetere le operazioni di voto in quattro sezioni, sciogliendo per sessanta giorni il Consiglio comunale, con il contestuale arrivo in città del nuovo commissario Priolo. IL RICORSO Ma, evidentemente, le vacanze natalizie e i possibili nuovi scenari politici imminenti hanno fatto cambiare idea al primo cittadino lametino e alla sua amministrazione che, in queste ore, ha annunciato di far ricorso per ottenere la sospensiva dal Consiglio di Stato. Una decisione legittima che non sorprende più di tanto ma che stona soltanto un po’ con quanto lo stesso Mascaro aveva dichiarato solo qualche giorno fa. Una scelta forse inevitabile e che rappresenta una risposta alla mossa di Silvio Zizza che, in qualità di candidato a Sindaco, aveva già provveduto a fare appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar soltanto qualche giorno fa. LA SOSPENSIONE  Il tempo, però, stringe e intanto sono già stati incaricati due legali romani, gli avvocati Malinconico e Galletti, con la costituzione del sindaco e del presidente del Consiglio comunale, Pino Zaffina, alla quale hanno aderito anche assessori e consiglieri, contribuendo anche economicamente. L’obiettivo dell’amministrazione Mascaro è chiaro: ottenere almeno la sospensiva “inaudita altera parte” in sede di appello incidentale. ELEZIONI PROVINCIALI Ma, oltre che a rimettere in moto l’attività politica in città, a pesare sulla scelta di ricorrere al Consiglio di Stato è anche l’imminente impegno legato al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale di Catanzaro. La data non è ancora certa ma, vista l’attuale situazione e la possibilità che nelle quattro sezioni non si voti prima della fine di marzo, sarebbe dunque certa l’assenza di qualunque rappresentate politico lametino. E, per una città come Lamezia, alla perenne ricerca della svolta, il peso dell’assenza nelle sedi istituzionali sarebbe un grave danno, oltre che una beffa atroce. (redazione@corrierecal.it)
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