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Nuovo cimitero nelle terre dell'ex boss della Sibaritide, Papasso: «Sempre dalla parte dello Stato»

Il sindaco di Cassano pensa ad un nuovo sepolcreto nelle terre che furono di Giuseppe Cirillo, poi confiscate fra gli anni 80 e 90. «Segnale di legalità e trasparenza, contro ogni forma di deviazio…

Pubblicato il: 07/01/2021 – 16:59
Nuovo cimitero nelle terre dell'ex boss della Sibaritide, Papasso: «Sempre dalla parte dello Stato»

CASSANO ALLO IONIO «Un segnale di trasparenza e legalità». L’Amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata da Gianni Papasso, edificherà un nuovo cimitero su quelli che un tempo erano terreni di proprietà di Giuseppe Cirillo, ex boss della ‘ndrangheta nella Sibaritide degli anni ’80. Quei terreni, dagli inizi del decennio successivo, dopo essere stati confiscati, sono stati affidati alle cure del Comune di Cassano.
In quell’area insistono già alcune realtà, come un centro di recupero dalle tossicodipendenze e una decina di capannoni industriali che, grazie a fondi regionali, saranno riconvertiti per essere sfruttati dalla giovane imprenditoria.
In quegli stessi ettari, Papasso ha intenzione di edificare il nuovo cimitero cittadino, dando, peraltro, un colpo di spugna ad un’altra operazione edilizia del genere approvata dalla commissione prefettizia antimafia che ha retto il Comune dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose fra il 2017 e il 2019.
Per il primo cittadino di Cassano si tratta di un segnale che la sua amministrazione vuole offrire, e molto chiaro: «Siamo e saremo sempre contro ogni forma di illegalità e sempre dalla parte e affianco allo Stato».
Nessun timore, dunque, «nessun arretramento di fronte alla ‘ndrangheta», aggiunge Papasso. Il quale, spiega, poi, di star programmando proprio in questo periodo, l’edilizia cimiteriale per i «prossimi cinquant’anni».
«La commissione prefettizia – racconta Papasso al Corriere della Calabria – aveva approvato negli anni scorsi un progetto presentato da un privato per il completamento del cimitero attuale, la demolizione e la ricostruzione della cappella del Santissimo Crocifisso, la ristrutturazione di quella di Sant’Agostino attraverso un project financing che comprendeva anche la gestione dell’area. Quel progetto è stato velocemente approvato e appaltato dal commissario, ma noi dopo aver mosso alcuni rilievi sui lavori e sulla programmazione, lo abbiamo revocato, presentando contestualmente uno studio di fattibilità per il nuovo sepolcreto a Sibari, nell’area che era di proprietà di Cirillo, assunto dallo Stato per confisca e affidato al Comune. Il progetto approvato nella fase commissariale – dice ancora il sindaco di Cassano – contrasta con i programmi di questa Amministrazione che intende edificare un nuovo cimitero e completare l’esistente. Ciò significa che stiamo programmando l’edilizia cimiteriale per i prossimi 50 anni».
I messaggi lanciati da Papasso sono inequivocabili. «Vogliamo evitare che quei terreni rimangano abbandonati, quindi renderli produttivi per la comunità, che nel nuovo cimitero potrà anche acquisire nuove cappelle. Il fatto che costruiremo nei terreni che una volta erano di Cirillo è la testimonianza che alcune amministrazioni hanno sempre operato per lo Stato e accanto allo Stato. Così come la mia amministrazione segue e seguirà sempre i principi di legalità contro ogni forma di deviazione».
Il nuovo camposanto inizierà a materializzarsi a gennaio. Il consiglio comunale nei giorni scorsi ha approvato una delibera attraverso la quale l’area sarà affidata tramite manifestazione di interesse per un project financing che sarà pubblicata entro fine mese, «nella massima trasparenza», conclude Papasso. (lu.la.)

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