LAMEZIA TERME «Il procuratore distrettuale di Catanzaro riferisce di una intensa e continua attività di aggressione e contrasto al fenomeno della criminalità organizzata sul territorio, di dimensioni, purtroppo, gigantesche». Lo ha riferito il Procuratore generale facente funzioni Beniamino Calabrese nel corso della lettura della propria relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021. Calabrese ha relazionato anche in base alle attività svolte dalla Procura guidata dal procuratore distrettuale Nicola Gratteri, secondo i dati forniti dalla Dda.
«Infatti – ha detto Calabrese – nel periodo di riferimento (anno 2020, ndr) sono stati iscritti per il solo delitto di associazione mafiosa 533 procedimenti penali per soggetti noti e 248 contro ignoti per reati di competenza della Dda a conferma di un trend dell’Ufficio di contrasto alle mafie, sempre crescente. Imponente, dunque, l’attività della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro di contrasto al crimine organizzato: a riguardo è sufficiente considerare l’alto numero di maxi-procedimenti istruiti nello scorso anno con un elevatissimo numero di indagati/imputati (cito per tutti il procedimento penale cosiddetto “Rinascita-Scott” che ha riguardato il territorio del Vibonese con l’esecuzione di 334 misure cautelari e il successivo esercizio dell’azione penale nei confronti di 456 soggetti)».
«A tal proposito mi corre l’obbligo di segnalare – ha proseguito Calabrese – l’intensa attività di promozione e coordinamento che si è resa necessaria coinvolgendo diverso soggetti istituzionali, a partire dall’inesauribile e costante impegno del procuratore distrettuale, alla pronta, incisiva azione stimolatrice del Presidente della corte d’Appello, alla immediata condivisione e partecipazione de presidente distrettuale dell’ordine degli avvocati al complesso impegno della Procura generale in termini di organizzazione della sicurezza che ha visto il pronto e incisivo intervento del Prefetto di Catanzaro e dei responsabili provinciali delle Forze dell’ordine e dell’Esercito, alla pronta risposta del ministro della Giustizia e dei vertici operativi di quel ministero, al fine di individuare, reperire, rendere operativa una struttura giudiziaria che fosse in grado – in brevissimo tempo e in tempo di Covid 19 – di ospitare un maxi-processo, quello appunto cosiddetto “Rinascita-Scott”, con numeri eccezionali. Ebbene questo “miracolo” organizzativo si è compiuto attraverso la realizzazione, con tempistica da “record”, della nuova Aula Bunker “Terina” in agro di Lamezia Terme, presso cui si sta celebrando il processo “Rinascita-Scott”, sia nella sua articolazione “abbreviata” che in quella ordinaria “dibattimentale”, a dimostrazione che, anche in territori difficili e complessi come la Calabria, quando vi è sinergia, comunione di intenti e superiori interessi condivisi, le istituzioni funzionano e al meglio». (ale.tru.)
x
x