ROMA Sono cinque le regioni con l’Rt a 1,2 con Bolzano a 1,25, mentre la media nazionale si mantiene a 0,95 e la Calabria resta al di sotto di questo dato e vede confermata la zona gialla. Nove le regioni/PA con indice di trasmissibilità sopra 1 ma sono 7 (Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Toscana, Umbria) quelle che hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Ecco il quadro regione per regione degli Rt puntuali come indicato nell’ultimo monitoraggio (rapporto numero 39) Iss-ministero della Salute (dati al 10 febbraio 2021 relativi alla settimana 1-7 febbraio 2021).
REGIONE RT PUNTUALE
Abruzzo 1.22
Basilicata 1.2
Calabria 0.81
Campania 0.8
E-R 0.94
FVG 0.98
Lazio 0.96
Liguria 1.08
Lombardia 0.97
Marche 0.94
Molise 1.09
Piemonte 0.93
PA Bolzano 1.25
PA Trento 1.2
Puglia 1.05
Sardegna 0.87
Sicilia 0.66
Toscana 1.1
Umbria 1.2
Valle d’Aosta 0.77
Veneto 0.71.
Nella settimana di monitoraggio Covid in Italia, in base alla bozza Iss-Ministero Salute, solo Sardegna e Valle d’Aosta, hanno un’incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità); l’incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre casi: PA Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti) PA Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti). L’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente.
Si confermano, intanto, per la seconda settimana segnali di «contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale». Il monitoraggio conferma, inoltre, la necessità di mantenere la «drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».
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