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De Magistris: «Non sono costato un euro alle casse del Comune»

La replica del sindaco di Napoli alla notizia pubblicata da Repubblica sulla sua «trasferta “politica” a Reggio pagata con fondi comunali»

Pubblicato il: 13/02/2021 – 22:52
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De Magistris: «Non sono costato un euro alle casse del Comune»

NAPOLI Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e neo-candidato alla presidenza della Regione Calabria, interviene sulla vicenda riportata da Repubblica relativa alla trasferta “politica” a Reggio Calabria dello scorso 16 gennaio. «Sono sottoposto fin dal 2005, da magistrato prima e da rappresentante delle istituzioni poi, al pesante regime della tutela che condiziona, per garantire la sicurezza della mia persona, ogni mio spostamento. Non ho certamente scelto io questa condizione, anzi l’ho dovuta subire, ma essa è stata stabilita dalle disposizioni di un apposito Comitato presso la Prefettura, con la predisposizione dei servizi di tutela, organizzati poi da parte della Questura. La tutela opera 24 ore su 24 e per ogni tipo di impegno, anche personale e familiare». «Spiace davvero e mi mette tristezza dover leggere che utilizzo fondi del Comune per impegni che non hanno a che vedere con la mia carica di primo cittadino. Nel corso dei miei impegni in Calabria sia istituzionali che politici – continua De Magistris – non sono costato un solo euro alle casse del Comune, ho sempre pagato di tasca mia come tra l’altro spesso mi è capitato di fare nei quasi dieci anni da sindaco. Quindi nessuna spesa di rappresentanza, nessun albergo e nessun pranzo, non ho chiesto alcun rimborso, ma solo lavoro, lavoro e lavoro. Per questo trovo offensivo che si cerchi di montare un caso sulle spese assolutamente legittime utilizzate per pagare in una sola occasione un alloggio a chi è preposto alla tutela della mia incolumità. Che poi sia un poliziotto municipale, o un appartenente ad altre forze di polizia, non dipende da me, ma dalle istituzioni che deliberano sulla mia sicurezza personale e la correttezza dell’operato è evidenziata sia dal Prefetto che dal Questore».
«Davvero non auguro a nessuno di trovarsi da sedici anni nella mia condizione di “tutelato” – afferma il sindaco di napoli – ma sono limitazioni della mia sfera personale e familiare che riesco ad accettare solo per la totale dedizione alla mia città, al mio impegno sociale e politico e ancor prima per il mio impegno rischiosissimo nella magistratura». «Sono certo – ha concluso De Magistris – che questa mia breve replica sarà utile ai suoi lettori per riportare nella giusta cornice i presunti “fatti“ di cui si è letto anche stamani».

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