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Operaio morto sul lavoro a Catanzaro, il cordoglio di Fillea Cgil

Il sindacato dell’Area Vasta: «Ripensare i criteri pensionistici nel settore edile. A 69 anni non si può essere costretti a salire su un’impalcatura»

Pubblicato il: 25/02/2021 – 22:45
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Operaio morto sul lavoro a Catanzaro, il cordoglio di Fillea Cgil

CATANZARO La Fillea CGIL Area Vasta CZ KR VV esprime profondo cordoglio e si stringe intorno alla famiglia del lavoratore, il cui dolore per un lutto così straziante non può trovare conforto. La vittima, di 69 anni, dalle prime informazioni in nostro possesso, ha perso la vita ieri, in un incidente sul lavoro che sarebbe avvenuto precipitando dall’impalcatura su cui era salito per eseguire lavori di muratura a Gagliano, quartiere del Capoluogo. Questa tragedia, che colpisce tutto il mondo del lavoro, ci presenta un quadro allarmante, in cui si continua implacabilmente a morire di lavoro, con una strage che avviene giorno per giorno, molte volte senza destare la dovuta attenzione.
«Dall’inizio del 2021 – scrive il sindacato – sono ben 41 le persone che hanno perso la vita lavorando, e tante di queste afferiscono al settore delle Costruzioni, dove rispetto allo stesso periodo del 2020 si registra un aumento spaventoso. Per contrastare questi numeri da paura, come categoria dei lavoratori edili, riteniamo necessario richiedere con tutte le forze: l’estensione del Durc per congruità, meccanismo a contrasto del lavoro sommerso o irregolare, per il quale si attendono i decreti attuativi da parte del Ministero del Lavoro; la “patente a punti” con sgravi o premialità per quelle aziende che investono risorse nella sicurezza; rafforzare gli organici e l’attività ispettiva in tema di lavoro che risente delle criticità di un mancato turn-over e di una carenza tale da non riuscire a dare risposte adeguate.
Infine, non è tollerabile che a sessantanove anni si debba ancora salire su di una impalcatura a vari metri da terra. Per questo è necessario pensare subito ad un’uscita pensionistica flessibile per il settore edile, che metta i lavoratori al riparo di gravi rischi legati all’età e nelle condizioni di poter andare in pensione prima e con un assegno giusto e dignitoso».

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