CATANZARO «Immaginare l’autunno come finestra elettorale è da irresponsabili e noi non vogliamo essere complici di una condizione di stallo non prolungabile. Non sarebbe giusto nei confronti dei calabresi che meritano un governo regionale al massimo delle sue funzioni, legittimato dalle urne ed in grado di poter lavorare regolarmente per affrontare le sfide che verranno, soprattutto alla luce dei programmi da stilare per superare le tantissime difficoltà socio-economiche che un anno di Covid ha delineato in maniera drammatica». Sono stati i capigruppo del centrodestra in consiglio regionale ad agitare – per scongiurarla – l’eventualità di un rinvio ulteriore del voto regionale previsto per l’11 aprile. Lo hanno fatto, a quanto pare, a ragion veduta, visto che fonti accreditate ritengono assai probabile che la finestra per le consultazioni possa vedere un slittamento a ottobre. E qualcuno azzarda anche una data: l’11 e il 12. È, per certi versi, proprio la levata di scudi a dare sostanza all’ipotesi. Che vede la contrarietà di tutto l’arco politico, o quasi, ma potrebbe concretizzarsi in via ufficiale nei prossimi giorni.
Che questa possa essere una settimana cruciale per le sorti politiche della Calabria era indiscrezione già emersa. Gli ingredienti sono i soliti: i numeri della pandemia, l’indice di trasmissibilità in lenta (e, per ora, non preoccupante: la regione è zona gialla) crescita, qualche pressione istituzionale per strappare un rinvio che prolunghi la gestione ordinaria. In questo senso (ve lo abbiamo raccontato qui) i retropensieri sulla visita a Roma del governatore reggente Nino Spirlì non sono mancati. Mentre i “suoi” capigruppo (anche quello della Lega, Tilde Minasi) dicevano no al voto in autunno, lui incontrava il sottosegretario leghista all’Interno Nicola Molteni. E oggi le sue visite romane sono proseguite: un faccia a faccia con Rossano Sasso, sottosegretario leghista all’Istruzione (quello della citazione attribuita a Dante che in realtà era di Topolino). «Condividiamo tutto sulle Scuole e la Didattica», ha scritto Spirlì su Facebook (speriamo non le citazioni).
Nel ministero dell’Interno, che avrebbe già completato l’istruttoria, e successivamente nel Consiglio dei ministri (serve un decreto legge per ratificare la scelta) si sposterà invece la partita sul rinvio delle Regionali. E l’esito più probabile è quello di uno slittamento a dopo la pausa estiva. A ottobre, la Calabria non avrà più una giunta regionale pienamente legittimata dal corpo elettorale da quasi un anno. Un’anomalia con pochi precedenti, con un Piano vaccinale da gestire e una pandemia da fronteggiare.
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