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Da Napoli, a Messina, Reggio e Trento: un ponte per l’inclusione dei Neet

Il programma “Sentieri Ponti e Passerelle” per i ragazzi che non studiano e non lavorano è stato selezionato da “Con i Bambini”

Pubblicato il: 18/03/2021 – 8:51
Da Napoli, a Messina, Reggio e Trento: un ponte per l’inclusione dei Neet

NAPOLI «Dai Quartieri spagnoli di Napoli al quartiere Arghillà di Reggio Calabria, da Messina al Gratosoglio di Milano fino a Trento. Questa è la direttrice del progetto Sentieri Ponti e Passerelle, Se.Po.Pass – si legge in una nota – selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile». «L’obiettivo – continua la nota – è quello di rivolgere a una platea di giovani Neet che prima della scuola o della formazione hanno la necessità di trovare stimoli e motivazioni.  È stato presentato durante una conferenza stampa on line dove si sono confrontate le organizzazioni di terzo settore, l’impresa sociale Con i bambini, il Comune di Napoli e il ministero dell’Istruzione.  L’ente capofila è l’Associazione Quartieri Spagnoli (Aqs). Oltre a diverse scuole o Cipia nelle tre città i partner sono: Comune di Napoli, DiArc Università  degli Studi di Napoli Federico II, Università  degli Studi Suor Orsola Benincasa, Accademia di Belle Arti, Associazione culturale Arrevuoto Teatro e Pedagogia, Compagnia Elefanti. A Reggio Calabria: le Cooperative sociali Res Omnia, La Casa di Miryam e La Casa del Sole, il Centro Comunitario Agape.  A Messina: Consorzio Sol.E, Società  Cooperativa Sociale Lilium, Associazione Hic et Nunc, Centro di Formazione Sportiva.  A Milano: le Cooperative sociali Lotta contro l’emarginazione e Lo Scrigno,  e A-Cube Srl. A Trento: Istituto Alberghiero Trentino, Arché Cooperativa Sociale». Il vicepresidente di Aqs Giovanni Laino ha presentato le ragioni del progetto: «Il progetto risponde a un problema spinoso. Abbiamo ragazzi descolarizzati che corrono il rischio di essere non occupabili, possono solo aspirare ad essere richiedenti di reddito di cittadinanza. Il problema esplode tra la scuola media e i primi due anni delle superiori, secondo Save the Children sono oltre 1,3  milioni i ragazzi in questa condizione. Per una parte di loro occorre un percorso alternativo e noi diamo una mano nel successo scolastico ma non basta. Nella scuola italiana tra i nidi e il dottorato c’è una falla nelle medie e superiori con un’ emorragia. Con sentieri ponti e passerelle si tratta di fare interventi e abbiamo un’ambizione: chiediamo all’Anpal e al Ministero di aprire un tavolo su questo fenomeno. Serve un biennio prototipo per riattivare questi ragazzi che vanno galvanizzati nel loro immaginario».
Per l’assessora del Comune di Napoli alla Scuola Annamaria Palmieri: «Dobbiamo prevenire il disagio e le filiere che vanno da scuola a università, si interrompono, a volte si rammendano ma a volte sono frantumate. Impedire che  la frantumazione diventi un danno. Se.po.pass. non è una passerella ma un ponte tra i mondi slegati dei ragazzi». Il vicepresidente dell’impresa sociale Con i bambini Marco Rossi Doria è intervenuto puntando l’accento sull’innovazione: «Come Con i bambini abbiamo affrontato decine di progetti e premiamo chi si cimenta nel crinale rischioso dell’innovazione. Ben venga la sperimentazione e il monitoraggio attento perché serve anche a noi. Prendo in parola Laino: è possibile costituire dei tavoli e ci sediamo con le istituzioni. È necessario che per uscire da questa crisi si esca con grandi novità. Siamo pronti a farlo, la base è un’alleanza tripartita tra Comune, il terzo settore e le autonomie scolastiche. Intorno a questi tre poli si può uscire».
A Rossi Doria ha fatto eco anche Lucrezia Stellacci del ministero dell’Istruzione: «C’è tanta voglia di fare e si sono create queste alleanze sul territorio, sono strategiche per arginare il fenomeno della povertà educativa. Vogliamo essere aiutati perché non abbiamo la verità, voi che siete vicini ai territori sapete quali sono i suggerimenti utili per utilizzare al meglio i fondi. Come dice il ministro serve una riforma vera della scuola». «Sono intervenuti anche i partner di Messina con Antonella Rosetto – prosegue ancora la nota – dove si lavorerà con i ragazzi svantaggiati della città. Per Reggio Calabria Cristina Ciccone ha spiegato il contesto di ghettizzazione dell’Arghillà dove però è nato un coordinamento civico di cittadinanza, parrocchie e terzo settore che si muove contro l’esclusione. A Milano Liliana Giringhelli de Lo scrigno ha spiegato l’importanza dell’Erasmus come obiettivo per i minori del Gratosoglio. Infine a Trento Federico Samaden e Gianluca Samarelli hanno descritto l’attività sul concetto dell’accoglienza dell’istituto alberghiero e della cooperativa Archè».  «Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini – conclude la nota – nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud».

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