VIBO VALENTIA In occasione degli ultimi incresciosi fatti di cronaca verificatisi nel territorio provinciale, Franco Caso, segretario generale provinciale del Siulp, ha chiesto in maniera perentoria l’elevazione a commissariato di pubblica sicurezza dell’attuale posto fisso di Polizia che ha sede nella città di Tropea. Il Segretario del Siulp, alla luce della recente circolare ministeriale con la quale il Ministero dell’Interno intende procedere alla riorganizzazione degli uffici periferici dell’amministrazioni di pubblica sicurezza, rimarca che una simile richiesta «è stata già avanzata nel 2015 in occasione dell’attentato subito dal sindaco di Tropea ed oggi -sostiene in una nota Caso – in occasione della strutturazione del piano ministeriale “Rimodulazione e razionalizzazione dei presidi territoriali” è necessario ribadirla con maggiore forza e convinzione». Ritiene infatti, Caso, non più procrastinabile tale rimodulazione per una serie di motivi. «Innanzitutto il “piano programmatico pluriennale” previsto dal D.Lgs 95/2017 – scrive in una nota -“consentirebbe” l’elevazione del Posto Fisso di Polizia a Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza, garantendo, nel contempo ed in modo consequenziale, l’incremento di organico resosi ormai indifferibile alla luce degli ultimi fatti di cronaca. E’ proprio in tale contesto che appare improrogabile il rafforzamento del presidio di legalità rappresentato da un commissariato di polizia dotato di mezzi e personale adeguati alle contingenti circostanze di un territorio che muove buona parte dell’economia della provincia rappresentandone nel contempo una delle migliori vetrine nazionali». Sostiene, ancora, in maniera recisa Caso che: «L’amministrazione della P.S., fermo restando quanto previsto dal dpr n.208/2001 in merito al riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell’Amministrazione della pubblica sicurezza, non può assolutamente privarsi di un avamposto di legalità di controllo del territorio e di pubblica sicurezza nella zona di tropea, non essendovi peraltro impasse di natura logistica. Infatti l’immobile ove è attualmente allocato il Posto Fisso di Polizia è da ritenersi ampiamente adeguato, sotto ogni profilo, a sostenere l’auspicato ampliamento a Commissariato distaccato». Il segretario tiene inoltre a rammentare che, in varie occasioni il Siulp ha ribadito il fondamentale concetto per cui non può esservi sviluppo senza sicurezza, la sicurezza dei cittadini, degli operatori economici e degli amministratori; il controllo del territorio e la prevenzione delle attività illecite debbono ritenersi corollario fondamentale per il progresso economico e sociale di qualsiasi collettività residente sul territorio. Ed è per tali motivi che Caso, nell’auspicare che tutte le Autorità locali ed i Rappresentanti del popolo si impegnino nel medesimo senso, chiede al Segretario Nazionale del Siulp di farsi portavoce presso i competenti uffici ministeriali affinché venga contemplato, nel nuovo assetto complessivo periferico: commissariato distaccato di pubblica sicurezza a Tropea quale necessaria ed indefettibile evoluzione dell’ormai inadeguato presidio costituito dal Posto Fisso di Polizia. «Tutto questo affinché “la Perla del Tirreno”, che si è purtroppo trovata macchiata da ignominiosi fatti di cronaca criminale, come l’ultimo terribile episodio delle estumulazioni illegali di cadaveri – conclude Franco Caso – possa diventare sempre di più un luogo sicuro e vivibile nel quale lo Stato mostri ulteriormente la sua fattiva presenza colpendo impietosamente tutte le forme di turbamento della pace sociale».
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