“Buco” di oltre 12 milioni e dati discordanti, Longo boccia l’Asp di Vibo
Pugno duro del commissario che non approva il bilancio 2019 dell’azienda vibonese dopo aver già censurato quello del 2018

CATANZARO Dopo l’Asp di Reggio Calabria, l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, il “pugno duro” del commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo si abbatte anche sull’Azienda sanitari provinciale di Vibo Valentia. Il commissario infatti ha bocciato il bilancio 2019 dell’Asp vibonese avendo rilevato numerose criticità tra cui una perdita d’esercizio di circa 12,5 milioni, superiore a quella registrata nell’anno precedente, pari a 9,2 milioni e risultante dal bilancio 2018, a sua volta non approvato da Longo a dicembre. Nel decreto numero 52, adottato lo scorso 22 marzo, il commissario della sanità calabrese ha stigmatizzato come «la perdita d’esercizio, rapportata alle risorse assegnate, evidenzia la mancata coerenza con gli obiettivi dell’equilibrio economico finanziario», il «mancato rispetto del disposto del contenimento della spesa pubblica per l’anno» e inoltre ha evidenziato numerose discordanze dei dati relativi al costo del personale, al trattamento contabile delle immobilizzazioni, alla rappresentazione dei crediti da parte dell’Asp di Vibo. Inoltre, nel decreto 52 Longo cita e riporta anche il parere non favorevole al bilancio 2019 dell’Asp di Vibo espresso dal collegio dei revisori dei conti, che ha riscontrato come «il mantenimento in bilancio di crediti di dubbia esigibilità, l’eccessiva esposizione debitoria correlata al contenzioso in essere, l’inadeguata consistenza degli accantonamenti al fondo rischi, le reiterate perdite d’esercizio, denotano squilibri strutturali che aggravano ulteriormente l’equilibrio economico-finanziario, qualora l’azienda non adotti le misure necessarie».