«Spiace che, a distanza di anni, ci si trovi ancora a fare i conti con il problema della mancanza di loculi nel cimitero di Rende – si legge in una nota del partito socialista di Rende. Perché il problema, al di là di ogni apparenza, è rimasto a suo tempo irrisolto. È inaccettabile che, ancora oggi, ci siano bare accatastate, all’incirca cento, all’interno di alcuni locali di pertinenza del cimitero comunale senza aver ricevuto una giusta e doverosa sepoltura. Per non parlare di alcune edicole funerarie costruite qualche anno fa e che, al momento, per come è emerso da una recente inchiesta giornalistica, sono interdette ai cittadini per motivi igienici; sarebbe oltremodo grave, infatti, se tali edicole, già costruite in ritardo, fossero addirittura realizzate in maniera difforme a quanto previsto.
Bisogna comprendere, al di là di qualsivoglia annuncio di ampliamenti cimiteriali o di realizzazione di nuovi cimiteri, che serve come il pane un piano di rilancio serio e concreto di quello esistente per evitare ulteriore dolore a tutte quelle famiglie che, soprattutto in questo particolare periodo storico, non hanno potuto neanche organizzare una cerimonia funebre per commemorare i propri cari e, in alcuni casi, stante la positività al Covid, nemmeno assistere alle loro esequie o dare l’ultimo saluto. Non è giusto aggiungere alla sofferenza di chi, in questi giorni di pandemia, vive il dramma di aver perso un congiunto, anche il disagio e il dispiacere per la mancanza di un loculo davanti al quale pregare. È un segno di inciviltà che la città di Rende non merita». «Chiediamo, dunque – conclude la nota – all’amministrazione di risolvere nell’immediatezza il problema delle quasi cento bare parcheggiate in attesa di tumulazione e di dare un’accelerazione forte nell’ampliamento del cimitero per risolvere, in maniera definitiva, questo problema che, per troppo tempo, è stato affrontato con provvedimenti estemporanei ed emergenziali».
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