ROMA «Tra progetti, pareri, valutazioni, gare e appalti e la penale che si rischia di dover pagare ad Impregilo è in ballo oltre 1 miliardo di euro per non realizzare il progetto del Ponte già approvato, che secondo tutti gli studi dal 1968 ad oggi, incluso quella della commissione voluta dal Ministro De Micheli, è confermato come la Grande Opera ‘necessaria’ per il rilancio de Sud, della Calabria e della Sicilia. È il momento storico per dire sì al Sud. Deve prevalere il buon senso tra i partiti così come stiamo dimostrando oggi tra uomini de Sud di estrazione politica diversa. Mettiamo da parte ogni posizione ideologica e pensiamo al Paese e al Sud». Lo ha detto Marco Siclari, senatore di Forza Italia, durante la presentazione del ‘Patto del Ponte’, firmato a Villa San Giovanni lo scorso 7 maggio. «Tutti i partiti lo hanno sottoscritto – ha detto ancora il senatore azzurro – e abbiamo appreso dalla stampa che anche il M5S sta valutando: non abbiamo tempo da perdere. Chiediamo al presidente Draghi di poterci incontrare e ricevere per potergli sottoporre il nostro documento: i tempi sono maturi per ricominciare i lavori interrotti».
Tra i fondatori dell’intergruppo c’è anche la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono. «La firma del patto per il ponte, da parte dei parlamentari che hanno anche voluto aderire all’intergruppo, – ha detto – è un successo per tutto il sud che attende da anni un riscatto, in termini sociali, in termini economici, lavorativi, culturali. Unione all’Italia e all’Europa, servizi non ridimensionati e opportunità turistiche e lavorative che arriveranno con il Ponte sullo Stretto: il Patto che oggi abbiamo presentato in Senato rappresenta un passo nuovo per noi meridionali che ci facciamo portavoce da troppo tempo di esigenze che il territorio reclama a gran voce». «Abbiamo preso atto della relazione del Gruppo di Lavoro, – ha detto ancora la senatrice – che arriva con quasi un anno di ritardo, casualmente dopo la presentazione del PNRR all’Europa. Quest’opera è importante, fondamentale: lo dice la politica ma lo dicono anche i tecnici. Perciò si proceda in tempi brevissimi, e lo chiederemo al presidente Draghi, padre di questo Governo che investe nella ripartenza e nel rilancio dell’intera Italia, ad avviare gli iter che portano alla realizzazione di quest’opera». «L’Italia, questo Paese meraviglioso come spesso si legge in molti tabelloni pubblicitari – ha detto ancora la senatrice – sarà veramente meravigliosa se, fin da subito, avremo il coraggio di affrontare le sfide che sono prossime e che non possiamo lasciare in eredità negativa ai nostri figli e nipoti. Quindi il patto del ponte per avviare i lavori della grande opera da subito con il Sud protagonista».
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