Bandi concordati con le imprese e finti “sorteggi”. Le 9 le gare nel mirino della Procura di Paola
Dai servizi di trasporto scolastico all’adeguamento sismico: le procedure “inquinate” nell’Alto Tirreno. Per un operaio domande da imparare a memoria

PAOLA Sono molti gli appalti sui quali indaga la Procura di Paola nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò e che ha causato un nuovo terremoto giudiziario nell’Alto Tirreno cosentino.
L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha permesso di accertare, attraverso attività di captazione telefonica ed ambientale e l’analisi della documentazione acquisita, diverse condotte collusive – poste in essere dai pubblici funzionari indagati, di volta in volta in concorso con diversi imprenditori e professionisti economici interessati ad ottenere la aggiudicazione di contratti di appalto – così determinando il turbamento di numerose gare ad evidenza pubblica, ovvero il turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente e condizionando le modalità di scelta del contraente.
Le condotte turbative hanno riguardato, a vario titolo, 9 procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, e sono consistite in collusioni, con la reiterazione di similare modus operandi, atte a determinare il contenuto del bando di gara prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.

Il bando concordato con l’imprenditore
In particolare, riferisce una nota della guardia di finanza di Cosenza, nella gara relativa all’affidamento del servizio di trasporto scolastico per gli alunni di scuole primarie e secondarie, i pubblici funzionari indagati concordavano con l’imprenditore futuro aggiudicatario il contenuto del bando, eliminando dal percorso del bus una località del Comune ove ha sede una scuola elementare, inizialmente prevista dal capitolato, in quanto zona extra-urbana e quindi maggiormente dispendiosa per la ditta risultata aggiudicataria.
L’intestazione fittizia
Nella gara relativa alla concessione in uso dell’impianto sportivo, invece, il Dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune si accordava e rassicurava il titolare di fatto della ditta risultata aggiudicataria in merito al buon esito della procedura di gara, omettendo, tra l’altro, di escludere la stessa impresa, pur essendo consapevole che la stessa era stata fittiziamente intestata ad un parente dell’effettivo titolare, il quale aveva ingenti pendenze debitorie con il Comune stesso.
I nominativi di professionisti compiacenti
Nella gara relativa alla progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di un edificio scolastico, i pubblici funzionari indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, richiedevano ad un professionista, poi risultato aggiudicatario, di fornire loro cinque nominativi di professionisti compiacenti da invitare alla procedura negoziata, i quali poi non avrebbero partecipato, come effettivamente avvenuto.
Stracciati i bigliettini del sorteggio
Nella procedura negoziata per la progettazione esecutiva e direzione lavori per l’adeguamento sismico di altro complesso scolastico, gli indagati, al fine di manipolare l’esito dell’aggiudicazione, dopo aver invitato professionisti compiacenti che non avrebbero risposto agli inviti, nel procedere all’apertura delle buste relative all’offerta economica tra i partecipanti alla gara, si accorgevano che, per errore, un partecipante compiacente aveva presentato il medesimo ribasso del futuro aggiudicatario. La commissione di gara procedeva quindi al sorteggio, a seguito del quale non veniva estratto il professionista che si intendeva favorire. Pertanto, gli indagati stracciavano i bigliettini relativi al sorteggio e decidevano di procedere all’esperimento del tentativo di miglioria dell’offerta previsto dalla prefata normativa, omettendo di richiamare l’altro partecipante e facendo così ottenere l’affidamento al professionista prescelto.
Domande «da imparare a memoria»
Nell’ambito del concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di un operaio specializzato, al fine di favorire uno specifico candidato, i pubblici funzionati indagati facevano pervenire allo stesso le domande «da imparare a memoria» per sostenere la prova d’esame, successivamente conclusasi con esito favorevole al prescelto.