Conferenza dei capigruppo al palo, nessun passo avanti per i precari ex legge 12
Buona parte dell’opposizione diserta la riunione, il testo resta “in stand by”. In aula tra il 18 e il 20 giugno: all’odg il question time

REGGIO CALABRIA Al Consiglio regionale si naviga ormai a vista (ammesso, e non concesso, che si navighi…). L’attività di Palazzo Campanella è ormai una sorta di “limbo” indefinito: in regime di congedo ma ancora sostanzialmente operativo, procede però a strappi e a tentoni, in un gioco di rimpallo tra maggioranza di centrodestra e opposizione di centrosinistra che di fatto è paralizzante. Da un lato la tentazione della maggioranza di provare a incassare un po’ di pratiche che possono servire in campagna elettorale senza incappare nelle maglie dell’illegittimità e della “captatio benevolentiae”, dall’altra l’azione contraria della minoranza, che fa ostruzionismo contestando tutti i provvedimenti che non appaiono indifferibili e urgenti (definizione il cui perimetro tuttavia resta ancora molto sfuggente…).
L’esempio plastico di tutto questo impasse è stata l’odierna Conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente Arruzzolo per programmare le prossime sedute del Consiglio. Conferenza praticamente inutile, vista l’assenza di buona parte dei rappresentanti della minoranza di centrosinistra che finisce con l’ingessare anche la stessa maggioranza. Soprattutto sulla pratica più “scivolosa” che ancora circola tra i cassetti di Palazzo Campanella, quella della legge che punta alla stabilizzazione dei precari cosiddetti ex legge 12, cioè i precari che hanno lavorato presso enti strumentali della Regione ora in liquidazione: si tratta di un bacino di oltre 200 lavoratori, un numero che in un’ottica elettorale fa piuttosto gola, com’è facilmente intuibile.
Nelle scorse settimane su questi precari si era convenuto di procedere a una normativa che fosse irreprensibile sul piano della legittimità e soprattutto fosse condivisa da tutti i gruppi consiliari, di centrodestra e di centrosinistra: ma il centrosinistra ha preso a fare orecchie da mercante e ora nemmeno si presenta nella Conferenza dei capigruppo. Tutto questo diventa uno stallo al momento insormontabile, perché ovviamente il centrodestra si guarda bene dall’insistere nel portare avanti un provvedimento a causa del quale rischia di finire sotto i riflettori nazionali. E così anche nell’odierna Conferenza dei capigruppo la legge sui precari della legge 12 resta un miraggio, restando ferma dov’è: niente aula, sicuramente non sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, che dovrebbe tenersi tra il 18 e il 20 giugno con all’odg interrogazioni (in buona parte peraltro ormai anacronistiche) e mozioni (in gran parte velleitarie e inutili). (a. c.)