CATANZARO Il furgone rubato due notti fa davanti al lido Jonio di Catanzaro Marina, località Giovino, è stato ritrovato questo pomeriggio dai carabinieri a Feroleto Antico, paese del comprensorio Lametino, in una strada secondaria. Era parcheggiato con gli sportelli aperti ma non aveva subito nessun danneggiamento, né è stato perpetrato il classico cavallo di ritorno per riportarlo ai legittimi proprietari. Uno strano furto che si somma ad altri, ben più gravi episodi, dei quali i gestori del lido, Matilde Talotta e Nello Grampone, sono stati vittime. Episodi che hanno messo in moto la macchina investigativa da parte della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che sta coordinando le indagini della seconda sezione della Squadra mobile di Catanzaro. Due incendi, il danneggiamento di una cisterna da 10mila litri, le non troppo velate minacce da parte di un uomo che si è avvicinato a Grampone. Ogni episodio è stato puntualmente denunciato e raccontato alle autorità. Dal 2016 la coppia ha subito diverse intimidazioni, tanto da vedersi riconosciuto lo status di vittime di racket. Il furgone rubato due notti fa era stato dato in prestito da una ditta amica per il trasporto di sdraio e ombrelloni. Per fortuna al momento del furto era vuoto. Cosa si aspettassero i ladri da questo furto non è ancora dato sapere. In questa occasione la vicenda è finita senza danni. E la ditta che aveva prestato il mezzo sta andando a recuperarlo. Le indagini, intanto, proseguono e i gestori del lido Jonio ribadiscono: «Noi non ci fermeremo fino a quando non verrà portata alla luce la verità». (ale. tru.)
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