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Centro storico, Occhiuto: «In questi anni abbiamo fatto tanto per Cosenza Vecchia»

Il sindaco interviene sui crolli. «Oggi sopralluogo nella zona di Santa Lucia. Tutto ciò che era possibile fare, l’abbiamo fatto»

Pubblicato il: 13/06/2021 – 19:03
Centro storico, Occhiuto: «In questi anni abbiamo fatto tanto per Cosenza Vecchia»

COSENZA «Oggi mi sono recato, insieme al vicesindaco Caruso, in zona Santa Lucia per un sopralluogo nella zona interessata ieri da crolli. Ho interloquito con i residenti in modo pacato e gradevole, a volte anche con toni più alti ma sempre civilmente. Gli stessi mi hanno giustamente evidenziato la situazione che desta preoccupazione. Poi ho letto sui social come al solito sintesi molto fantasiose e strumentali da parte dei soliti noti». E’ quanto dichiara il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto in un post su Facebook. «Io mi preoccupo del centro storico dal primo giorno del mio insediamento ma certamente non faccio passerelle inutili, poiché non è nel mio stile e perché conosco molto bene i problemi che esistono in quella zona della città. Ho scritto più volte alle alte cariche dello Stato per informare sulla situazione di grave rischio per la sicurezza e però nello stesso tempo ho avviato tutte le azioni possibili che rientrano nelle mie competenze, e anche quelle che vanno ben al di là delle mie competenze, assumendomi responsabilità personali molto importanti». «Non sono un padreterno – aggiunge – ma tutto quello che era nelle mie umane possibilità riguardante il centro storico e in particolare la zona di Santa Lucia è stato già fatto da tempo: sono stati realizzati tutti gli interventi del primo contratto di quartiere compreso il recupero di Palazzo Alimena e sono stati recuperati i fondi del secondo contratto di quartiere (grazie all’accordo quadro da me sottoscritto con la regione); e siamo già all’approvazione del progetto esecutivo variato secondo le indicazioni della soprintendenza. Inoltre abbiamo previsto con Agenda Urbana altre opere (e relativi finanziamenti) di riqualificazione e recupero della zona. Tutto ciò che era possibile da parte nostra è stato già fatto, adesso sono in itinere le operazioni per l’avvio concreto della seconda parte dei lavori che riguardano anche gli immobili interessati dai crolli. Ho ribadito che sarà reiterata l’Ordinanza per la demolizione del fabbricato completamente lesionato che ostruisce la via di fuga. Inoltre il vicesindaco Caruso incontrerà i tecnici di una delle famiglie interessata ad una pratica edilizia riguardante uno dei fabbricati». «In questi anni abbiamo “fatto tanto per Cosenza Vecchia” (non elenco la miriade di interventi che ho più volte richiamato) per invertire la situazione di degrado che abbiamo ereditato, e ci siamo in parte riusciti recuperando pure tutti gli immobili di proprietà comunale, ma il processo di riqualificazione di una intera città antica lasciata all’abbandono e al degrado da circa un secolo necessita di tempi più lunghi (almeno altri vent’anni) e mi auguro che chi verrà dopo di noi continui a portare avanti quel progetto urbanistico di rilancio della città che abbiamo intrapreso e che porterà alla rivitalizzazione anche della sua parte antica. Ricordo che la mia Amministrazione è anche artefice, tra l’altro, della più grande opera di consolidamento dei costoni dei colli Guarassano e Vetere, e che abbiamo in corso di nuovo le operazioni progettuali per intervenire nuovamente sugli stessi dissesti. Questo per far capire che gli interventi sono costanti ma che non portano da nessuna parte se non si attua una politica di lungo respiro». «Per il futuro in verità vedo purtroppo solo molta incompetenza, liti e vari distinguo, annunci spropositati, proposte banali e populiste spesso di segno contrario, idee miopi che riguardano solo la scontata necessità della messa in sicurezza dei luoghi (che nessuno ha mai messo in discussione). Le mura possono essere anche (in parte) recuperate ma poi continueranno a degradarsi, e le frane a ripresentarsi, se non si innescherà quel fenomeno di gentrificazione che abbiamo sempre ricercato». «La mia azione, tra l’altro, anche riguardo alla sicurezza (messa a rischio dalla noncuranza e dal degrado degli edifici privati) è stata molto determinata dal primo momento con l’emissione di Ordinanze rivolte alla demolizione di alcuni fabbricati (privi di pregio architettonico) a rischio crollo e che ostruivano le vie di fuga, e anche con altre Ordinanze di messa in sicurezza (degli edifici privati) a danno degli stessi proprietari. Azioni che hanno provocato nei miei confronti denunce (fomentate dai soliti noti agitatori) e innescato procedimenti giudiziari che sono attualmente in corso. La soprintendenza infine, con il suo funzionario De Paola, ha bloccato per anni i lavori in corso ed impedito la realizzazione di molte opere progettate di restauro e anche le demolizioni. (Sono stato querelato per aver evidenziato queste azioni di disturbo). Senza contare la continua opera strumentale e pianificata di denigrazione e di delegittimazione nei miei confronti (anche sulle presunte demolizioni, sic) da parte di blog, di pseudo professori, di radical chic e di gruppi di estrema sinistra che io invece avevo sempre rispettato. Infine vorrei ricordare che la mia Amministrazione aveva studiato, censito e proposto al Ministero un intervento su larga scala rivolto al recupero dei fabbricati a rischio crollo (circa 30 milioni di investimenti) che era stato prima approvato e poi stralciato (eliminato) dal CIS per opera dei 5 Stelle locali che hanno di fatto anche bloccato il Contratto per più di due anni per evitare che venisse gestito (sic) dalla mia Amministrazione. Non sono interessato a tavoli che sono l’ideale per chi non vuol fare niente e per gli “attivisti del nulla”, io mi occupo di cose concrete e non ho mai “preso in giro” nessuno, figuriamoci gli abitanti della città che amo e di cui sono sindaco».

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