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Emergenza sanità

Longo: «Il debito va colmato con una riforma normativa, sia chiaro»

Il commissario commenta l’odierno confronto con i sindacati: «Sulle assunzioni accelereremo». Soddisfazione per l’accordo sull’indennità Covid

Pubblicato il: 30/06/2021 – 18:12
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Longo: «Il debito va colmato con una riforma normativa, sia chiaro»

CATANZARO «Abbiamo un debito, il debito va colmato con una riforma normativa, sia chiaro». Intercettato dai giornalisti a margine di una riunione in Prefettura, il commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo fa il punto della situazione, al fondo di una giornata intensa caratterizzata anche da un serrato confronto con i sindacati. «I sindacati – ha subito specificato Longo parlando con i cronisti – non mi hanno detto di dimettermi, siamo rimasti in altro modo. Ci vuole un tavolo continuo di monitoraggio con le organizzazioni sindacali, ma mi sembra anche normale e giusto, me anche con i commissari straordinari delle Asp e le azione ospedaliere». In generale, per Longo, la situazione della sanità calabrese «non è più drammatica di altre situazioni», e anche sui ritardi nella campagna vaccinale il commissario non arretra: «Siamo ultimi perché abbiamo 200mila dosi in più, ma abbiamo vaccinato 1,483 milioni di cittadini calabresi su 1,7 milioni». Al centro dell’attenzione generale il “nodo” assunzioni, un «problema atavico per la sanità calabrese» sostiene Longo: «Speriamo – aggiunge il commissario – di poter colmare questo gap in fretta anche perché le assunzioni incidono molto sulle liste di attesa e quindi faremo in modo da accelerarle». Soddisfatto comunque Longo per l’accordo con i sindacati sull’indennità Covid per gli operatori sanitari: «Finalmente, speriamo di poter adempiere a questo dovere, un dovere preciso – conclude il commissario per la sanità calabrese – nei confronti di chi si è speso nella lotta contro il Covid, ha rischiato e ha anche perso la vita». Infine, il problema gigantesco del debito della sanità calabrese: «Abbiamo un debito, il debito va colmato con una riforma normativa, sia chiaro. Abbiamo un’interlocuzione con il governo, anche con il presidente Spirlì che si è impegnato molto in questa campagna. Stiamo vedendo». (c. a.)

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