Sanità, dal sit-in all’incontro con Longo. «C’è l’accordo sull’indennità Covid»
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil rassicurati anche sull’erogazione dell’indennità Covid e la proroga dei contratti dei precari

CATANZARO È durato oltre due ore l’incontro tra il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Un confronto tenuto dopo che questa mattina i sindacati avevano inscenato un sit-in davanti la sede della Regione per denunciare lo stato di emergenza del settore. All’incontro hanno partecipato i segertari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, accompagnati delle categorie della funzione pubblica, i sub commissari Agelo Pellicanò e Michele Ametta, e il direttore generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, Giacomino Brancati.
Un incontro «positivo»
L’incontro, definito “positivo” dai sindacati, ha segnato la ripresa del confronto e delle relazioni tra la struttura commissariale e le organizzazioni sindacali, che hanno calendarizzato nelle prossime settimane una serie di riunioni, estese anche ai commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere, sui punti prioritari della piattaforma di rivendicazioni elaborata da Cgil, Cisl e Uil, in particolare quelli della carenza di personale, dell’erogazione delle indennità Covid agli operatori sanitari, del riordino del sistema degli accreditamenti privati e della complessiva riorganizzazione delle reti ospedaliere e territoriali.
Passi in avanti
Secondo quanto riferiscono i sindacati, nell’incontro Longo ha espresso l’intenzione di predisporre, entro luglio, tutti gli atti necessari e preparatori per procedere successivamente all’erogazione dell’indennità Covid e chiudere dunque questa vertenza, e ha dato rassicurazioni sulla proroga dei contratti dei precari fino alla durata dello stato di emergenza. Dal tavolo odierno inoltre sono emersi passi avanti anche nel completamento della riorganizzazione sia della Struttura commissariale sia del Dipartimento regionale Tutela della Salute, la cui precarietà finora è stata una delle cause del mancato confronto con i sindacati.