Oliverio in tour “elettorale” per la Calabria
Il libro dedicato da Drosi all’ex governatore diventa un pretesto per tornare nell’agone politico. In piena campagna per le Regionali

CATANZARO Oliverio torna in campo o, meglio, ci resta dopo la conferenza stampa in cui ha sconfessato la linea del Partito democratico nella marcia di avvicinamento alle Regionali. La “scusa” è la presentazione del libro di Michele Drosi “La sfida riformista di un presidente scomodo” (edito da Rubettino, che per un refuso diventa Rubinetto); con la ripresa delle iniziative in presenza, il volume tornerà in una serie di incontri pubblici che, prevedibilmente, daranno all’ex governatore la possibilità di soffermarsi nell’agone politico a campagna elettorale in corso.
Il primo appuntamento sarà il 5 luglio a Crotone alle 19 a Parco Pignera, mentre un secondo incontro si terrà giovedì 8 luglio a Corigliano-Rossano (area Rossano) presso il Lido Sabbia d’oro Lungomare Momena.

«Seguiranno altre tappe – si legge in una nota – in molti centri della Calabria. La presentazione del libro sarà l’occasione anche per consentire un confronto aperto all’apporto di più voci e soggetti sull’attuale fase politica in vista delle elezioni regionali. Una fase particolarmente difficile e complessa per il centrosinistra, che richiede un coinvolgimento largo e una vasta partecipazione democratica per rimettere in campo un progetto di governo delle forze riformiste e di progresso. Oggi più che mai è necessario rimettere in campo una sinistra in grado di porsi come riferimento di un largo schieramento di forze sane, animate da un leale sentimento di rispetto e valorizzazione del bene comune, dall’orgoglio di essere calabresi e di servire la propria terra per rendersi artefici del suo futuro. Per questo alla sinistra ed alle forze riformiste è richiesto uno scatto di dignità per sconfiggere ogni forma di rassegnazione e di ripiegamento per costruire un clima nuovo nel quale, alle grigie e fallimentari gestioni commissariali, ottusamente imposte da Roma, possa sostituirsi la volontà popolare e l’autogoverno di chi vive ed opera in Calabria».