De Magistris: «Il vero scontro politico è tra me e Occhiuto. Al mio fianco otto liste»
Il candidato inaugura il suo quartier generale a Catanzaro. «Il centrosinistra sembra un call center, il centrodestra è il vecchio»

CATANZARO «Io credo che sia auspicabile che si vada alla fine a uno scontro politico de Magistris e Occhiuto. Questo mi sembra ciò che passa in Calabria». Così il candidato alla presidenza della Regione Luigi de Magistris, alla guida di un polo civico, all’inaugurazione della sede elettorale su Corso Mazzini a Catanzaro. Lo start del quartier generale nel capoluogo di regione è l’occasione per fare il punto sul percorso di una coalizione che – rivela de Magistris – «credo che si assesterà su otto liste».
«Il centrosinistra sembra un call center»
De Magistris si sofferma anzitutto sulle divisioni nel campo del Pd e del M5S. «Mentre il centrosinistra consuma il tempo nelle stanze romane alla ricerca – quasi come se fosse un call center – della candidatura da presentare, noi ormai da settimane – afferma – siamo in tutti i territori della Calabria, nei Comuni, tra le piazze, i vicoli, incontriamo le persone. In questo modo stiamo ascoltando e ci stiamo proponendo. Stiamo costruendo il programma e stiamo ultimando le candidature, tra la gente, con la gente, per la gente, per costruire finalmente un’alternativa che mandi a casa il sistema e che affidi la Calabria a persone oneste, libere, coraggiose. Il dialogo cresce moltissimo con la base, i militanti, gli attivisti ma anche con esponenti di primo piano sia del Pd sia del M5S, che – prosegue il candidato governatore – colgono come la nostra sia un’opzione vincente, come la colgono anche esponenti del centrodestra, che vedono in noi una coalizione civica vera, che vuole fare gli interessi dei calabresi, che vuole gestire in maniera corretta i fondi del Recovery Fund, che vuole garantire diritti ormai negati da tantissimi anni, diritti primari come il diritto alla salute, al lavoro, all’acqua, all’ambiente, diritto alle mani pulite. Sono temi non solo di centrosinistra, ma di una regione intera, di tanti astenuti e anche delusi, di quelli che pensavano che i 5 Stelle potevano rappresentare una novità ma così non è stato».

«Lo scontro politico vero è tra me e Occhiuto»
De Magistris, accolto da numerosi candidati e militanti di Catanzaro, a partire da Eugenio Occhini, ritiene inoltre «auspicabile che si vada alla fine a uno scontro politico de Magistris e Occhiuto. Questo mi sembra ciò che passa in Calabria. Mi sembra strano che gli altri non si rendano conto di quanto questo può rappresentare un’opportunità per tanti. Io poi la dico in maniera ancora più netta: in Calabria non si vota solo per le Regionali, ma è un referendum. Noi rappresentiamo l’unica alternativa per ridare libertà e cambiamento a questa terra, dall’altra parte c’è la sudditanza, il sistema, il coacervo politico di interessi che questa terra ha conosciuto. Poi, può essere un’operazione per così dire chiara, quale quella di Occhiuto, che rappresenta il vecchio ma già si sa, o può essere un’operazione mascherata da qualcuno che si dà una verniciatura di nuovo ma dietro ha tutti gli apparati. La campagna elettorale quindi – spiega il candidato governatore – sarà molto chiara: la nostra è una coalizione civica, politica, popolare, credibile e forte che può rassicurare che non solo siamo la rottura del sistema ma possiamo garantire il buon governo». De Magistris si sofferma in particolare sulla sfida con Occhiuto: «Per mia formazione professionale e politica, ho sempre rispetto per tutti gli avversari, che vanno contrastati in maniera democratica nella campagna elettorale e poi battuti nelle urne. Occhiuto rappresenta quello che già conosciamo, il vecchio sistema che ha già governato e che sia governando con Spirlì. Prima vanno a casa meglio è, perché i danni sono incalcolabili. È anche molto brutto il sistema di prebende, clientele, elargizioni, assunzioni che stanno facendo in questo periodo di prorogatio, nel quale – osserva il candidato governatore – non c’è un presidente democraticamente eletto e si assiste a una sospensione della democrazia. Io penso che in Lombardia questa cosa non l’avrebbero mai accettata, il governo non l’avrebbe mai consentito, e anche questa è una discriminazione nei confronti del Sud. Prima si va a a votare e meglio è».

«Otto liste in mio sostegno»
Infine, de Magistris annuncia: «Come coalizione credo che alla fine ci assesteremo su otto liste, quattro direttamente riferibili a me e otto complessivamente. Non ci sono sigle, poi siamo contenti che ci siano anche alcuni partiti che sostengono questa coalizione, che però è una coalizione chiaramente civica, popolare e politica. Civica non significa che non sia politica, però non ha appartenenze sistemiche». (c. a.)