STALETTÌ È partita questa mattina l’opera di demolizione di alcune villette in località Caminia, a Stalettì, alla presenza di un ingente numero di forze dell’ordine fra carabinieri e guardia costiera.
Le abitazioni estive poste sotto sequestro nel 2020 a seguito di un’inchiesta giudiziaria (qui la notizia) deturpavano il paesaggio e impedivano l’uso pubblico di un’area demaniale marittima.
«Quello di oggi è un primo passo – ha commentato Giancarlo Novelli, procuratore aggiunto di Catanzaro – e tutta l’area dovrà essere consegnata e riqualificata all’amministrazione comunale per le sue determinazioni. L’ufficio esecuzioni della Procura di Catanzaro, anche grazie alla sensibilità del procuratore Gratteri, su questi temi, sta procedendo anche con altre demolizioni che fanno meno notizia di questa».
A Camina è presente anche l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio. «Ringrazio la procura e le forze dell’ordine – è stato il suo commento – perché proteggono lo sviluppo della Calabria e la legalità. L’abusivismo è un male grave, fatto di speculazioni e sfruttamento che impediscono il turismo. Ma c’è una Calabria che ha voglia di andare avanti ed è la Calabria dei cittadini, delle famiglie, di una politica di civiltà».
«I lavori, per contratto – ha aggiunto il sindaco di Stalettì, Alfonso Mercurio – dovrebbero essere consegnati il 16 agosto, ma ci auguriamo che l’area possa tornare nella disponibilità dell’ente anche prima, così da adibirla a parcheggi per permettere alle persone di raggiungere le bellezze di Caminia. In 43 hanno ricorso contro l’ordinanza di demolizione e non resta che attendere la decisione del Tar. Il comune di è costituito in giudizio spendendo 120mila euro, somme che speriamo di recuperare col parcheggio e con delle aree amovibili. Sulla vicenda c’è l’impegno dell’assessorato regionale all’Ambiente. Ci auguriamo che non ci lascino soli perché il comune non ha le risorse per rendere l’area fruibile a tutti e bella come merita».
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