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Regione, nel 2020 gestione economica negativa: -73 milioni il risultato d’esercizio

I dati del Rendiconto dello scorso anno. Ancora lentezze e ritardi nei flussi comunicativi tra Giunta e Consiglio e tra i Dipartimenti

Pubblicato il: 15/08/2021 – 7:17
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Regione, nel 2020 gestione economica negativa: -73 milioni il risultato d’esercizio

CATANZARO Ha chiuso con un segno meno l’esercizio finanziario 2020 della Regione Calabria, e non accadeva dal 2017. È quanto emerge dal progetto di legge relativo al Rendiconto, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e depositato al Consiglio regionale per i necessari passaggi (se ce ne sarà il tempo…). Il progetto di legge attesta infatti, all’articolo 11, che il risultato economico dell’esercizio del 2020 – vale a dire la differenza tra entrate e spese – è stabilito in -73,376 milioni: nel 2029 la Regione invece aveva chiuso con un +114 milioni, e nel 2018 con un +133 milioni, mentre nel 2017 si era avuto l’ultimo risultato negativo, per la precisione -53 milioni. Il dato relativo al 2020 comunque testimonia una gestione economica negativa da parte della Regione, probabilmente dovuta (anche) alle conseguenze dell’emergenza Covid 19 che potrebbe aver determinato una minore capacità dell’ente nella riscossione delle entrate, oltre a una diversa allocazione delle spese. Una più puntuale valutazione sarebbe possibile se fossero disponibili altri documenti come la Nota integrativa o la relazione dei revisori, non allegati al rendiconto 2020 consultabile sul sito del Consiglio regionale. Altri dati: al 31 dicembre 2020 i residui attivi (i crediti della Regione verso terzi) sono pari a 3,8 miliardi (di questi oltre 2 miliardi e mezzo da riscuotere sui residuioi degli esercizi precedenti al 2020), mentre a fine 2019 sono stati 4,6 miliardi, e invece i residui passivi (i debiti della Regione nei confronti di terzi) sono 2,135 miliardi (di questi poco meno della metà sono somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi precedenti al 2020) mentre a fine 2029 sono stati 3,1 miliardi). Dal coropo del provvedimento infine emergono le solite, quasi endemiche, criticità e lentezze della macchina regionale sotto il profilo dei flussi informativi e comunicati. Nella delibera di approvazione del Rendiconto da porte della Giunta infatti si evidenziano i ritardi con cui i vari enti strumentali e relativi Dipartimenti vigilanti hanno trasmesso i dati relativi alla verifica dei crediti e debiti verso la Regione, e si evidenzia che «il riaccertamento ordinario dei residui per l’esercizio 2020, pur se avviato dal Dipartimento Economie e Finanze nel mese di febbraio 2021, in tempo utile per il rispetto delle scadenze di legge per l’approvazione del rendiconto, a causa dei forti ritardi accumulati dai Dipartimenti regionali nel corso della procedura, si è concluso solo alla fine di giugno»: inoltre nella delibera si rileva che, alla data dell’11 agosto,  «i competenti uffici del Consiglio regionale, pur se reiteratamente sollecitati per le vie brevi, non hanno ancora fornito quanto necessario per procedere alla definitiva stesura del rendiconto consolidato». (c. a.)

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