I medici la dimettono e muore poche ore dopo. Condannata l’Asp di Cosenza
Il Tribunale condanna l’azienda al risarcimento danni nei confronti della famiglia di Giovanna Cardamone, deceduta nel 2010

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha condannato l’Azienda ospedaliera di Cosenza e un medico in servizio a risarcire i danni quantizzati in 560mila euro nei confronti della famiglia di Giovanna Cardamone, deceduta nel 2010 nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile dell’Annunziata. A rappresentare la famiglia della vittima, l’avvocato cosentino Francesco Iacovino. A quasi undici anni dalla morte, il Tribunale ha dunque accertato la responsabilità medica del decesso della 47enne che si recò in pronto soccorso, in compagnia di un’amica, perché vittima di un terribile mal di testa. La donna dopo una visita viene dimessa. Il dolore però non si placa e la terapia farmaceutica prescritta non sortisce gli effetti sperati e così, a distanza di qualche ora, Giovanna Cardamone viene trasportata in ambulanza in Pronto soccorso. Passano poche ore, tra controlli e altri esami, poi le condizioni peggiorano fino al ricovero disperato in Rianimazione dove sopraggiunge il decesso.