SIDERNO L’amore per un territorio prescinde dalle sue condizioni. Ma anche il più forte dei sentimenti e delle passioni può trasformarsi in rabbia e frustrazione. Soprattutto quando la terra di cui parliamo è la Calabria e quando le sue bellezze vengono puntualmente “oscurate” da una pessima gestione e dall’assenza dei servizi basilari, scontati, ma che invece mancano. E le ripercussioni, seppur circoscritte, sono notevoli e impattano inevitabilmente sulla linfa vitale di questa terra, il turismo. E finisce così che chi decide di passare qualche settimana di vacanza nella nostra terra, finisca per pentirsene. Nonostante tutto, nonostante l’amore.
Siamo a Siderno, centro turistico della città metropolitana di Reggio Calabria, Comune commissariato per infiltrazioni mafiose. È da qui che è arrivata – in particolare – la segnalazione di alcune criticità tanto grandi da trasformare la stagione estiva e una breve vacanza in un vero e proprio incubo. Tutto ruota attorno, ancora una volta, ai rifiuti. Tanti rifiuti: sacchi e sacchetti in grande quantità abbandonati per strada, sui marciapiedi, agli angoli delle case. Sempre lì, senza che nessuno li raccolga e senza che qualcuno sia in grado di dare risposte a chi cerca di capire le ragioni di tanto scempio. Immondizia che, complice il grande caldo di questi giorni, ha creato un cortocircuito insostenibile per chi è costretto a viverci a pochi metri.
«Abito in Piemonte ma è da 40 anni che ogni estate faccio ritorno in Calabria, una terra che io e i miei figli adorano. Ma quest’anno Siderno Marina – racconta una turista al Corriere della Calabria – è letteralmente sommersa dall’immondizia». Ma non è tutto. La turista ha dovuto affrontare letteralmente un tour de force anche solo per cercare di segnalare la drammatica situazione. «In Comune non rispondono, il numero verde di chi gestisce la spazzatura non risponde. La Pec non la ricevono perché io non ho una pec. E non ci sono altri contatti».
Un vero incubo, insomma, per chi al contrario dovrebbe passare in Calabria qualche giorno o settimana di relax, tra le bellezze della nostra regione. Poi l’amara considerazione: «In molti si sono lamentati, una goccia non fa l’oceano ma io amo venire in Calabria e farò ritorno anche l’anno prossimo». Già, nonostante tutto. (redazione@corrierecal.it)
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